Libro del ’700 scomparso torna nel collegio di Manzoni

L’antica e preziosa settecentina intitolata "Theologia moralis" era all’asta ma nessuno conosceva il suo valore reale. Sequestrata e restituita

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di Daniele De Salvo

L’antico libro perduto su cui il giovanissimo Alessandro Manzoni ha probabilmente iniziato a studiare i primi rudimenti di latino è tornato al suo posto, tra gli scaffali della biblioteca di quello che era il collegio di Merate gestito dai padri somaschi, dove il Sommo da bambino, tra il 1791 e il 1796, quando aveva tra i 6 e gli 11 anni, ha cominciato ad andare a scuola. È una antica e preziosa settecentina edita nel 1732, intitolata "Theologia moralis", ristampa dell’opera del teologo francescano bavarese Anaklet Reiffenstuel, vissuto tra il 1642 e il 1703. Il voluminoso tomo, di trasloco in trasloco e di mercatino in mercatino dell’antiquariato, era finito all’asta online: un inconsapevole e incolpevole appassionato di antichità di Codroipo in Friuli voleva svenderlo al miglior offerente, senza conoscerne il reale valore economico e culturale. I carabinieri del Nucleo Tutela del Patrimonio culturale di Udine, che passano quotidianamente al setaccio la rete per rintracciare reperti simili, hanno tuttavia fortunatamente intercettato la settecentina, l’hanno sequestrata e, dopo tutte le verifiche, l’hanno riconsegnata direttamente nelle mani dell’assessore alla Cultura di Merate Fiorenza Albani e di Cristina Viganò, direttrice della biblioteca comunale, intitolata proprio ad Alessandro Manzoni e realizzata dove il futuro autore de “I promessi sposi“ da ragazzetto frequentava le elementari dell’epoca. Prima che si facessero vivi loro nessuno sapeva né dell’esistenza, né della sparizione del volume ritrovato e restituito. "Chi aveva messo in vendita la settecentina non era a conoscenza che si trattava di un’opera ecclesiastica tutelata – spiega il maggiore Lorenzo Pella, comandante del Nucleo per la Tutela del Patrimonio culturale di Udine -. Probabilmente non è stata rubata, semplicemente si è persa o è stata presa da qualcuno magari per proteggerla dall’incuria durante diversi spostamenti da una stanza all’altra". Gli Indiana Jones in divisa del patrimonio artistico, storico e culturale italiano friulani sono riusciti a risalire alla provenienza del tomo del XVIII secolo grazie ad un vistoso timbro ad umido con l’iscrizione relativa al "Collegio Comunale di Merate" sul frontespizio. Ma quanto vale la settecentina? "Difficile stabilirlo – risponde l’ufficiale -. Economicamente migliaia di euro, sebbene le cifre dipendano dal mercato. Sotto il profilo culturale e storico invece non ha prezzo". Il libro adesso è dove deve stare, a disposizione di ricercatori, studiosi e di chiunque voglia consultarlo.