L’ex scalo merci si reinventa All’orizzonte un mercato coperto

Approvato il progetto definitivo di recupero della Piccola velocità: ci saranno spazi polifunzionali

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Il rapido della riqualificazione dell’ex scalo merci di Lecco è pronto a partire. È stato approvato il progetto definitivo ed esecutivo per i lavori di recupero dell’ex Piccola velocità. G

li storici magazzini diventeranno un’area di mercato al coperto, un punto di ristoro con prodotti locali e solidali e spazi polifunzionali. Salvo imprevisti, l’intervento potrebbe cominciare ad essere tradotto dalla carta e dalle tavole di ingegneri e architetti già all’inizio di febbraio.

Sarà un "viaggio" lungo circa due anni. È un’opera da quasi 4 milioni e mezzo di euro, 2 milioni 700mila dei quali finanziati con i fondi del Pnrr, il Piano nazionale di ripresa e resilienza. "Abbiamo avuto il riscontro di 64 soggetti interessati", spiega l’assessore ai Lavori pubblici del municipio lariano, Maria Sacchi. Tra questi, come prevedono le procedure, ne sono stati sorteggiati dieci che verranno invitati a presentare un’offerta per aggiudicarsi la commessa. Il magazzino sud del vecchio scalo merci ferroviario diventerà la location di un mercato di eccellenze a chilometro zero, con servizi igienici, un punto di ristoro, locali annessi alle attività del mercato e una sala per conferenze.

Il magazzino nord invece verrà adibito a tre spazi multifunzionali. I due magazzini sono rialzati rispetto al livello del terreno, ma saranno ugualmente accessibile a tutti grazie a rampe.

L’ex Piccola velocità, fino alla metà del secolo scorso, era il 26esimo scalo più importante a livello nazionale per quanto riguarda la merce movimentate (segno dell’importanza del capoluogo e della sua provincia). Lì venivano movimentati tra i 120 e i 150 vagoni al giorni.

Si chiama "Piccola" perché era lo scalo della piccola velocità, mentre lo scalo della grande velocità era accanto alla stazione per passeggeri.

Gli immobili, di inizio Novecento, sono tutelati e sottoposti a vincolo della Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio. Per questo non possono essere toccati né modificati, ma solo recuperati.

D.D.S.