Lecco, gli alpinisti della spedizione al GIV tornano a casa

Prelevato dagli elicotteri il corpo di Maurizio Giordano morto dopo il crollo di un seracco. Daniele Bernasconi, Marco Majori, Marco Farina e Valerio Stella ritornano a casa.

Da sinistra Valerio Stella, Daniele Bernasconi, Maurizio Giordano e Marco Majori

Da sinistra Valerio Stella, Daniele Bernasconi, Maurizio Giordano e Marco Majori

Lecco, 13 luglio 2018 - Finisce nel peggiore dei modi la spedizione che doveva celebrare il sessantesimo della conquista del Gasherbrum IV di Walter Bonatti e Carlo Mauri. Dopo l'incidente nel quale ha perso la vita il caporal maggiore scelto dell'esercito Maurizio Giordano, 32 anni di Cuneo, mentre effettuava la discesa attraverso il labirinto di seracchi intorno a quota seimila metri,  gli altri alpinisti del gruppo torneranno a casa. I compagni di cordata che nel momento della tragedia erano con lui, il lecchese Daniele Bernasconi, Marco Majori e Marco Farina sono riusciti a recuperare la salma che è stata prelevata dagli elicotteri dell'esercito pakistano e portata a Skardu. Il corpo di Giordano potrà così far rientro in Italia. Gli altri alpinisti stanno rientrando al campo case e nei prossimi giorni lasceranno il ghiacciaio del Baltoro per far ritorno a casa. La spedizione della Sezione militare di alta montagna puntava alla prima ripetizione della via aperta 60 anni fa e che ancora attende la prima ripetizione. L'intricato ghiacciaio che porta verso l'attacco della cresta Nord-Est si è rivelato per quello che era apparso anche alla spedizione italiana del '58: un labirinto pericoloso e instabile. Maurizio Giordano stava effettuando la discesa da campo 2 a campo 1 quando, intorno ai seimila metri, durante la discesa in corda doppia, è stato travolto dal crollo di un seracco che non gli ha lasciato scampo. Illesi gli altri alpinisti che erano con lui.