Lecco, è scomparso a 85 anni lo storico maestro Pietro Sabadini

Il ricorso dei suoi ex alunni del Collegio arcivescovile Alessandro Volta

Foto di classe con il maestro Pietro Sabadini

Foto di classe con il maestro Pietro Sabadini

Lecco, 4 dicembre 2017 – Si è spento all'età di 85 anni anni lo storico maestro Pietro Sabadini, ex insegnante della scuola elementare del Collegio arcivescovile Alessandro Volta di Lecco.

Alcuni suoi studenti, nonostante il trascorrere del tempo, con lui sono riusciti a creare un legame solido e duraturo. Sono quelli della classe 1954 e 1955, cioè Emilio Agostoni, Giuseppe Banfi, Maurizio Binaghi, Giampietro Caldana, Ivan Chiarotti, Fiorenzo Ciceri, Massimo Colombo, Antonio Corso, Carlo Corti, Gian Maria Daccò, Paolo Franchini, Diego Frigerio, Francesco Luzzi, Luca Miano, Rinaldo Nava, Giulio Peruzzi, Lorenzo Redaelli, Gabrio Rosa, Giorgio Rusconi, Pierangelo Sesana, Massimo Todeschini, Roberto Tropenscovino e Giovanni Zainini, citati rigorosamente in ordine alfabetico e di appello sul registro. “Il rapporto con lui era diverso e speciale, per complicità negli scherzi, il compiacimento nelle battute e la grande soddisfazione nello snocciolare ogni volta ricordi di anni indimenticabili, trai i quali non mancavamo di citare i suoi “quiz” e i terribili “perini”, una svirgolata fatta con la nocca del dito medio sulla testa di più indisciplinati – ricordano -. I nostri incontri, che all’inizio avvenivano ogni cinque o dieci anni, in seguito si sono fatti più frequenti, per poi diventare un appuntamento annuale fisso che precedeva il Natale. Fino quando è stato possibile festeggiavamo al ristorante, per poi brindare insieme in casa sua, considerando le condizioni di salute che gli impedivano una completa autonomia”.

Avrebbero voluto mantenere la tradizioni e rinnovare l'incontro anche quest'anno, purtroppo non è stato possibile perché il maestro è mancato a causa dell'età e dei problemi di salute. Per ricordarlo i suoi alunni si riuniranno però lo stesso, l'appuntamento è per venerdì 15, al solito bar e poi al solito ristorante, per correre con la memoria agli anni dell'infanzia, ma soprattutto per ripercorrere i momenti belli vissuti con l'insegnante.