Maltempo nel Lecchese, a Primaluna restano ancora venti sfollati

A Premana invece sono ventinove gli evacuati ma almeno durante il giorno possono entrare nelle proprie case

Pulizie a Cortabbio, frazione di Primaluna

Pulizie a Cortabbio, frazione di Primaluna

Lecco, 22 giugno 2019 - A Primaluna venti persone non possono ancora tornare a casa dopo l’ondata di maltempo che mercoledì scorso ha sommerso il paese, mentre a Premana gli sfollati restano 29, che tuttavia hanno almeno la possibilità di accesso diurno alle proprie abitazioni. Nonostante l’emergenza sia sostanzialmente cessata, l’allerta resta comunque elevata, perché gli interventi di messa in sicurezza degli argini dei fiumi che hanno esondato e di consolidamento dei versanti franosi non sono certo conclusi. Per questo dal tardo pomeriggio di ieri è scattato nuovamente l’allarme in seguito ad una nuova perturbazione meteo che ha investito le zone dell’Alto Lario, della Valsassina e della Valvarrone. In mattinata invece i tecnici e i geologi della Protezione civile nazionale con i delegati regionali hanno effettuato diversi sopralluoghi per una stima diretta sul campo dei danni nei territori disastrati. «La situazione sta lentamente tornando alla normalità nelle zone flagellate, molto lavoro è già stato compiuto», spiega l’assessore regionale a Territorio e Protezione civile Pietro Foroni. Alcune situazioni restano però critiche: in Val Molinara, in Val di Fus in cui restano evacuati una decina di abitanti della frazione di Cortabbio, in Valle delle Noci dove è stato attivato un primo intervento in somma urgenza sull’abitato nonostante siano stati avviate opere di ripristino. È stata sorvolata in elicottero pure la Valchiavenna in provincia di Sondrio. «Entro i primi giorni della settimana prossima come Regione Lombardia invieremo al Premir il programma dettagliato degli interventi basato sulle richieste giunte dai Comuni», aggiunge l’assessore.

A Dervio intanto il sindaco Stefano Cassinelli ha ottenuto da Lelio Cavallier presidente della municipalizzata del servizio idrico integrato provinciale Lario Reti Holding lo sconto di 10 metri cubi d’acqua per 400 utenti «Poche decine di euro per ogni utente ma rappresenta un segnale importante da parte nei confronti dei cittadini già provati duramente», spiega. Durante la pulizia delle fognature è inoltre emersa la presenza di rifiuti nei tombini e nei canali di scolo, soprattutto di mozziconi di sigarette. «Probabilmente i danni dell’alluvione sarebbero stati più o meno gli stessi ma spazzatura e cicche di sigarette mettono in crisi tutto il sistema di scarico delle acque meteoriche», spiega sempre il primo cittadino.