Lecco Film Fest, la polemica: "Il festival delle donne occasione sprecata"

Ancora vip sul palco ma Cgil e Punto Rosso criticano l’assenza di storie del quotidiano

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Chiara Francini fa il pieno di applausi al Lecco Film Fest, nella terza giornata della kermesse. Terminerà oggi la prima iniziativa dedicata al cinema della città manzoniana e dedicata alle donne. Nella mattinata di ieri l’attrice e scrittrice toscana ha presentato il suo ultimo romanzo dal titolo “Un anno felice“ (Rizzoli). La Francini è stata accolta all’arrivo in motoscafo dal prevosto e mente dell’evento, don Davide Milani ed è stata intervistata da Federico Pontiggia, della rivista del Cinematografo. Ieri sera, invece, è stato proiettato il cortometraggio “Forbici“ di Maria Di Razza, e il film “Bellissime“ di Elisa Amoruso.

Ma oltre agli applausi che il festival sta ricevendo, va registrata anche una voce fuori dal coro. La Cgil lecchese e Punto Rosso (associazione promotrice della mostra “Il Filo Rosso. Storie del movimento delle donne a Lecco“) attaccano l’organizzazione della rassegna. "Si tratta di un’occasione sprecata – affermano in una nota –. Non esiste altro modo per commentare il Lecco Film Fest. La nostra attenzione ricade sul dibattito “Protagoniste al lavoro“, nel quale la rappresentazione del mondo del lavoro viene affidata a importanti esponenti del mondo della musica, del cinema e dell’imprenditoria, ma che dimentica le lavoratrici tipiche".

Non viene contestato il valore del dibattito e nemmeno le ospiti, tra cui spiccano Maria Anghileri (imprenditrice) a Tess Masazza (attrice e youtuber) e Paola Turci (cantante). "Sicuramente un dibattito di un certo interesse, ma troppo lontano però dalla vita reale di milioni di donne che, quotidianamente, vivono la condizione lavorativa precaria e discriminatoria. Per questo ci sarebbe piaciuto vedere rappresentata anche la reale condizione lavorativa e di vita delle donne, con tutte le sue complessità e specificità, rendendo quindi la kermesse un’opportunità di riflessione".

red.cro.