Lecco, cinghiali e cervi invadono campi e strade: ''Sono un pericolo''

L'allarne di Fortunato Trezzi, presidente di Coldiretti interprovinciale di Como e Lecco

Cinghiali

Cinghiali

Lecco, 2 aprile 2020 – Cinghiali nei campi coltivati e nei giardini di casa e cervi sulle strade provinciali. A lanciare l'allarme sono i gli agricoltori e gli allevatori di Coldiretti delle province di Lecco e di Como che stanno cercando di fronteggiare una vera e propria invasione di animali selvatici. Gli avvistamenti e le testimonianze corrono da un capo all’altro dei due rami del Lario, dall’Alto Lago alla Val Menaggio fino a Lecco città.

“Il numero di cinghiali è aumentato ovunque - avverte il presidente di Coldiretti Como e Lecco Fortunato Trezzi -. Ormai circolano senza freni per campagne e città danneggiando i raccolti e mettendo a rischio la sicurezza delle persone anche nelle poche occasioni in cui è permesso uscire di casa”. Un copione che vede il comprensorio lariano tra i più colpiti in Lombardia: “Como è stata la provincia con il maggior numero di abbattimenti di cinghiali nel 2019, che al 9 dicembre scorso sfioravano i 1.900 capi per fornire le dimensioni di un problema oggettivamente fuori controllo”.

Sono a rischio i raccolti, peraltro ancor più preziosi e necessari in queste settimane di emergenza, data la necessità di assicurare adeguate forniture alimentari. “Allo stesso tempo – aggiunge il presidente di Coldiretti interprovinciale – è in pericolo anche la sicurezza dei cittadini: in alcuni territori sono assediati dagli animali selvatici sull’uscio di casa, mentre nei giorni scorsi si sono moltiplicati gli avvistamenti anche sulle principali arterie di traffico. Per molti agricoltori sta diventando impossibile coltivare e nemmeno le recinzioni, che molti imprenditori hanno costruito a proprie spese per proteggere i campi, si stanno dimostrando efficaci perché i branchi spesso le travolgono”.