Catturato ricercato di 36 anni: viaggiava su un'auto rubata a Lecco

Su di lui pendevano mandati di arresto per 11 anni di carcere

Il materiale recuperato dai carabinieri

Il materiale recuperato dai carabinieri

Lecco, 19 gennaio 2019 – Viaggiava al volante di una Peugeot rubata nei giorni scorsi in provincia di Lecco durante un furto in abitazione il ricercato albanese di 36 anni arrestato dai carabinieri del Nucleo radiomobile della compagnia di Treviglio al termine di un inseguimento ad alta velocità sulle strade della Bergamasca. I MANDATI Su di lui pendevano due ordini di carcerazione: uno emesso dai magistrati della Procura della Repubblica di Lodi nell’estate del 2017 per 6 anni e 2 mesi di reclusione, il secondo, invece, dai colleghi di Milano, per 4 anni e 8 mesi di reclusione,un mandato pendente addirittura dal 2014. Complessivamente deve quindi scontare quasi 11 anni di carcere. L'INSEGUIMENTO - Il “guardia e ladri” è cominciato a Verdello, dove il ricercato è stato intercettato alla guida di una Peugeot rubata appunto in provincia di Lecco, per concludersi solo a Pontirolo Nuovo, dove il 36enne ha provato anche a proseguire la corsa a piedi, salvo essere subito placcato e ammanettato. LA REFURTIVA - Sulla vettura i militari hanno rinvenuto diversa refurtiva tra gioielli, orologi, un Pc portatile e chiavi di auto varie, parecchi arnesi da scasso come tenaglie, cacciaviti e una smerigliatrice e dei walkie talkie,utilizzati probabilmente per comunicazioni via radio con possibili complici. Adesso deve rispondere anche di resistenza a pubblico ufficiale, ricettazione e possesso di strumenti atti all’effrazione. Dopo le formalità di rito è stato trasferito in carcere a Bergamo dove sconterà la sua lunga pena detentiva. I CARABINIERI - Gli investigatori sono convinti che il ricercato non fosse solo e faccia parte di “una batteria” di ladri specializzati in furti in abitazione e in negozi. “Con questo importante arresto, quindi, è stata sicuramente evitata una possibile escalation di furti – commentano soddisfatti i vertici dell'Arma di Bergamo -. Ancora una volta il capillare sistema di controllo del territorio messo in attoha dato una risposta importante in termini di sicurezza e legalità”.