
A denunciare il lungo elenco di cantieri fermi “Patto per il nord“
LECCO Un pozzo senza fondo nel bel mezzo di un quartiere. È il tunnel mai finito della nuova Lecco – Bergamo, anch’essa mai terminata, sebbene avrebbe dovuto essere una delle statali olimpiche, per collegare l’aeroporto di Orio al Serio alla Valtellina passando per Lecco. Invece non sarà pronta prima del 2031. Come del resto molte altre infrastrutture in realtà già progettate prima dell’annuncio dei Giochi invernali di Milano – Cortina 2026, ma che, grazie all’appuntamento sportivo internazionale, avrebbero dovuto essere portate a compimento in tempi rapidi entro l’accensione del tripode olimpico: la ciclabile di Abbadia Lariana. La Tremezzina, la metropolitana tra Milano e Monza. A denunciare il lungo elenco di cantieri fermi al palo sono gli attivisti di Patto per il nord, l’associazione nata dalle braci di quella che era la Lega Nord, che ieri hanno organizzato un presidio proprio alla voragine della Lecco – Bergamo, simbolo delle opere pubbliche eterne incompiute. A guidare il picchetto l’ex deputato Paolo Grimoldi e l’ex senatore Jonny Crosio. "Siamo gli unici al mondo ad ospitare un’Olimpiade ma che non avremo quasi nessuna opera pubblica utilizzabile dopo che i Giochi saranno finiti", spiega Paolo Grimoldi. Tra i manifestanti pure qualche residente che il cantiere della Lecco – Bergamo se lo trova o se lo ritroverà sotto casa quando ricominceranno i lavori. Per questo diversi cittadini hanno costituito un nuovo comitato, il Comitato Insieme per una diversa Lecco – Bergamo: chiedono di rivedere completamente il progetto, ormai vecchio e che verrà realizzato tardi, quindi non più adatto alla reali esigenze di quel territorio. D.D.S.