Lecco-Bergamo, lievitano i costi per l'eterna incompiuta

Il conto per la nuova strada arriva a 109 milioni: se ne aggiungono 9 per espropri, ripristini e progetto esecutivo

I lavori del cantiere per la nuova strada provinciale Lecco-Bergamo

I lavori del cantiere per la nuova strada provinciale Lecco-Bergamo

Lecco - Si allungano i tempi e aumentano i costi per la nuova Lecco–Bergamo. E’ lievitata di altri 9 milioni di euro la parcella già ad otto zeri per terminare la “Salerno–Reggio Calabria lombarda“, “concepita“ nel 2001 ma impantanata ormai da decine e decine di mesi all’imbocco del tunnel di San Girolamo tra Calolziocorte e Chiuso di Lecco, tra ricorsi, controricorsi, sentenze, varianti e il recente passaggio di consegne della strada dai funzionari dell’amministrazione provinciale ai tecnici di Anas. 

I 9 milioni di euro in più da aggiungere al conto di una delle incompiute d’Italia, schizzata a 109 milioni, arrivano da Regione Lombardia: poco meno di 3 milioni e mezzo servono solo per la progettazione esecutiva per il completamento dell’opera, 150mila euro per pagare indennizzi e l’affitto di aree trasformate in aree di cantiere, 900mila per lavori di ripristino, 50mila per spese tecniche e circa 4 milioni e mezzo per imprevisti che certamente non mancheranno. I 9 milioni non basteranno per la ripresa della corsa della nuova Lecco–Bergamo verso il rush finale del taglio del nastro inaugurale, perché appunto "3.431.250 di euro sono destinati al finanziamento del progetto esecutivo del completamento dei lavori", spiega Dario Strambini dirigente del settore Appalti di Villa Locatelli nell’apposita determina per modificare al rialzo il quadro economico dell’opera.

Per costruire la nuova Lecco–Bergamo inizialmente, nel 2009, era prevista una spesa di 71 milioni e mezzo di euro stanziati direttamente da Roma a cui nel 2010 ne sono stati aggiunti altri 22 da prelevare dalle casse dell’amministrazione provinciale. Grazie all’offerta di un ribasso del 15% da parte degli appaltatori per aggiudicarsi la commessa l’importo nel 2011 è poi sceso a meno di 66 milioni di euro. Da contratto e disciplinare sarebbero dovuti trascorrere poco più di un migliaio di giorni per terminarla: invece che tre anni ne sono passati dieci e anzichè 66 milioni ne sono stati spesi 109, cioè 44 milioni (il 70%) in più. La luce in fondo al tunnel di San Girolamo pare tuttavia ancora molto lontana e soprattutto costosa.