Emergenza maltempo, l'assessore regionale chiede lo stato di calamità naturale

A Dervio l'allarme è rientrato e gli sfollati possono tornare a casa

L'esondazione del Varrone

L'esondazione del Varrone

Lecco, 12 maggio 2019 – Il peggio sembra passato e l'allerta è cessato. Il prefetto Michele Formiglio, al termine di una giornata convulsa ed estremamente impegnativa, ha avvisato che gli sfollati possono se voglio tornare a casa. Ma solo a Dervio, perché a Pemana e Primaluna invece l'allarme continua e gli oltre 200 evacuati trascorreranno la notte da familiari o amici o nei centri di accoglienza allestiti in palestre, edifici comunali e nel Coe di Barzio. I segni dell'ondata di maltempo che ha travolto l'Alto Lario restano e sono ancora molto evdenti, come i danni e soprattutto la paura che la diga di Pagnona potesse tracimare e cedere, trasformandosi in un nuovo Vajont. Oltre all'esondazione del Varrone e praticamente di tutti i torrenti della Valsassina, si sono registrati frane e smottamenti sulla Sp 65 tra Cortenova e Parlasco e la 62 a Introbio e risulta interrotta pire la linea ferroviaria Lecco – Sondrio tra le stazioni di Bellano e Delebio. "Fortunatamente è in atto un netto miglioramento delle condizioni meteo e una decisa attenuazione dei fenomeni per le prossime ore, ciò che fa ben sperare in un graduale rientro alla normalità- commenta l'assessore a Territorio e Protezione civile Pietro Foroni -. Abbiamo seguito costantemente l'emergenza. Massima solidarietà alle popolazioni colpite e un ringraziamento particolare a tutti i volontari della Protezione civile regionale per la grande professionalità e abnegazione dimostrata anche in questa ennesima difficile situazione. In attesa che la situazione torni sotto controllo, stiamo iniziando la conta dei danni e avviando la procedura per chiedere al Governo il riconoscimento dello stato di emergenza nazionale".