Lecco, alimentazione e prevenzione: la medicina alternativa alla tavola del Rotary

Serata con i rotaryani del Rotary Club Lecco Manzoni e la specialista Enrica Mari

Enrica Mari ospite del Rotary Club Lecco Manzoni

Enrica Mari ospite del Rotary Club Lecco Manzoni

Lecco, 15 maggio 2019 – Il cibo come una medicina e la sana alimentazione come prevenzione, perché la salute passa anche dalla tavola. Lo ha spiegato la dottoressa Enrica Mari, medico specialista in Gastroenterologia ed Endoscopia digestiva e in Medicina interna, ai soci del Rotary Club Lecco Manzoni. La specialista e ospite dei rotaryani ha anche conoscenze trasversali nei diversi ambiti della medicina “alternativa” e della medicina “estetica” grazie al conseguimento del diploma in Medicina ayurvedica, il diploma di Omeopatia e Omotossicologia, il diploma di Agopuntura e il master universitario in Medicina estetica.

“Nella nostra società, anche se abbiamo in parte riconosciuto il potere dell’alimentazione, continuiamo ad avere una visione di quest’ultima declinata in relazione alla manifestazione delle varie patologie: ad esempio, se abbiamo il diabete prestiamo attenzione al livello glicemico e quindi modifichiamo la dieta riducendo gli zuccheri, se abbiamo la pressione alta togliamo il sale, le carni rosse, gli affettati... - ha spiegato la dottoressa -. La medicina alternativa, invece, come quella ayurvedica, da sempre riconosce il ruolo dell’alimentazione in termini preventivi, proponendo in tal senso un modello di salute legato allo stile di vita. Questo modello, in tempi più recenti, sta iniziando a venire valorizzato anche dalla medicina occidentale, che lo considera come una moderna soluzione "sociale" alla salute pubblica”.

La gastroenterologa ha quindi illustrato con alcuni esempi come il cibo interagisca in modo evidente con lo stato di salute: “Alcune malattie un tempo rare oggi diventano sempre più frequenti. Il perché va ricercato anche nelle moderne tecniche industriali di preparazione dei prodotti alimentari, che causano carenze di vitamine, di minerali, e di acidi grassi polinsaturi nei prodotti stessi, tutte sostanze che non vengono quindi più introdotte in quantità sufficienti all’interno dell’organismo”.