Le fake news sono un pericolo per i giovani

Diete fai da te, ricerca della forma fisica e cure per il Covid 19 le trappole più insidiose in cui cascano quelli che non si informano bene

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Una recente inchiesta di Agcom (Autorità per la garanzia nelle comunicazioni) ha rilevato che il fenomeno della disinformazione colpisce il 60% degli italiani, ma soprattutto che un adolescente su due crede alle fake news sui siti, sui social e sulle chat e solo il 18% verifica la fonte.

Questo vuol dire che spesso gli adolescenti non sono abbastanza critici sulle notizie che leggono. Oggi i giovani e non soltanto loro, pensano che tutto quello che trovano su internet sia vero, ma ricordiamoci che i click, le visualizzazioni, i like sono una fonte di guadagno per il mondo del web. Ma quali false notizie colpiscono di più gli adolescenti e perché? In questo periodo di lockdown molti giovani, per cercare di rimanere in forma, hanno iniziato a cercare sul web diete fai da te e sono incappati nelle cosiddette nutrition fake, cioè false notizie sull’alimentazione. Queste bufale sono molto pericolose perché spesso sono messe in rete da influencer e vip molto seguiti sui social; spinti dalla voglia di essere come loro, di avere un fisico perfetto, i ragazzi si fanno influenzare e assumono integratori o seguono diete senza consultare uno specialista, con possibili danni per la salute. Così non dimagriscono e in compenso mandano in tilt il loro metabolismo.

Questo perché viviamo in una realtà piena di pregiudizi e con una grande pressione sociale che ci vuole tutti magri, belli e in forma. Neppure il covid 19 è stato risparmiato: "I fumatori rischiano meno rispetto alle persone normali di prendere il covid".Questa notizia, molto pericolosa perché può spingere i ragazzi a fumare per evitare il contagio, è nata nell’aprile 2020 da uno studio statistico dell’University College of London che diceva che solo il 5% degli ammalati mondiali di covid erano fumatori. In realtà i fumatori sono più a rischio a causa di possibili compromissioni dei polmoni. Infatti chi fuma ha sicuemante meno fiato di chi invece non tocca una sigaretta e, si sa benissimo, che proprio la mancanza di aria nei polmoni è la causa che porta un numero maggiore di persone in ospedale quando sono colpite dal Covid.

Dunque il dato non era significativo e andava contestualizzato, mentre la notizia è stata girata prematuramente sui giornali e sul web diventando virale, senza aver aspettato verifiche e studi scientifici. Dunque per evitare di cadere in queste trappole è necessario informarsi su giornali seri e degni di fiducia e utilizzare al meglio internet, che è una fonte molto preziosa, se usata bene. Esistono molti modi per verificare una notizia: la prima e la più semplice, è qualla di controllare la fonte da cui proviene. Spesse volte infatti anche una sola lettera modifica la testata e trae in inganno i meno osservatori: www.republica.it (scritta con una "b" sola) può trarre in inganno rispetto alla più titolata e valida repubblica.it. Insomma, non tutto quello che si legge o si vede in tv corrisponde alla verità assoluta.