Le consulenze d’affari erano per i narcotrafficanti. Scatta l’interdittiva antimafia

La mannaia si è abbattuta sulla "Polito service" . Il fatturato era zero

Migration

Era il consulente d’affari di ndranghetisti e narcotrafficanti, per questo la sua agenzia è stata chiusa. La mannaia di un’interdittiva antimafia si è abbattuta sulla "Polito service" di Cesana Brianza, società di consulenza con zero dipendenti e fatturato nullo, fondata nel 2017 da Mario Polito, 36 anni, catturato il 23 marzo dai finanzieri di Lecco per produzione e traffico di droga. Il suo nome compare inoltre negli atti dell’inchiesta "Cardine – Metal Money" costata le manette al boss della ‘ndrangheta lecchese Cosimo Vallelonga di 72 anni, a capo di un impero milionario di traffico di rottami, rifiuti radioattivi, usura e estorsioni. Era già finito in manette in passato per droga e nel gennaio 2015 per aver gambizzato a colpi di pistola ad Annone un commerciante d’auto algerino. I suoi fratelli sono il 49enne Bruno "Broccia", il 44enne Nicola "Saint Vincent" e il 38enne Antonio "Saint Vincent junior", tutti coinvolti in indagini antimafia per traffico internazionale di stupefacenti e riciclaggio di milioni. Tra i loro contatti ci sarebbero i picciotti dei clan di Ciminà, Platì, San Luca e Guardavalle. Come abbia potuto avviare un’attività con il suo pedigree penale non si sa. "Stiamo lavorando intensamente per ripulire il territorio provinciale dalle infiltrazioni della criminalità organizzata", commenta lapidario il prefetto Castrese De Rosa (foto) che ha firmato l’ennesimo provvedimento interdittivo antimafia per ordinare la serrata della sua agenzia. E’ la seconda interdittiva in una settimana, la quinta in due, l’11ª del 2021. "E’ la conferma di un’attività che si va sempre più intensificando nel lecchese", sottolineano dalla prefettura. Ma anche che gli sgarristi costituiscono parte del tessuto imprenditoriale di Lecco: sparano di rado ma ripuliscono parecchi soldi. D.D.S.