Lavori finiti senza certificazione L’Ostello della gioventù non apre

I vigili del fuoco non possono rilasciare l’atto sulla prevenzione incendi: servono modifiche significative

Migration

di Daniele De Salvo

Oltre al danno, la beffa. I lavori sono terminati, la struttura è pronta e i gestori ci sono, ma il nuovo Ostello comunale della gioventù resta ancora chiuso.

Non si sa quando, se e a che prezzo mai aprirà. Intanto però chi è stato scelto per occuparsene deve pagare l’affitto. Manca il certificato di prevenzione incendi, senza il quale i battenti dell’immobile rimangono sprangati: i vigili del fuoco non possono rilasciarlo perché hanno riscontrato diverse criticità che, per essere sanate, necessitano di modifiche importanti. Lo si sapeva già prima di affidarne la gestione a settembre 2021 agli operatori della Ristogest e della cooperativa Ubunto, specialisti questi ultimi soprattutto nell’accoglienza di migranti. Nonostante stiano pagando regolarmente canone, fornitori e fatture, non possono spalancare le porte agli ospiti perché non sono in grado di presentare la Scia, la Segnalazione certificata di inizio attività, proprio per la mancanza delle carte sulla prevenzione incendi.

A denunciare la paradossale situazione sono i consiglieri comunali del gruppo di minoranza “Lecco merita di più“ Emilio Minuzzo, Simone Brigatti e Gianni Caravia. "La situazione che emerge è decisamente diversa da quella che ci è stata raccontata sui ritardi dei gestori, le diverse date di apertura previste, l’aumento dei prezzi – spiegano –. I gestori si trovano invece danneggiati a causa di un ente pubblico. È stato pure richiesto loro di versare l’affitto per una una struttura al momento non a norma!".

"Stiamo individuando le soluzioni tecniche necessarie per garantire la presentazione della Scia e la fondamentale apertura dell’ostello", garantiscono dalla maggioranza per conto della cosigliera del Pd Anna Saverino, presidente della Commissione Turismo. L’Ostello, costato 2 milioni 700 mila euro arrivati da Regione, Provincia, Comune e Aler Bergamo, Lecco e Sondrio, dovrebbe ospitare fino a 100 ospiti. Avrebbe dovuto aprire entro Pasqua. Lecco è uno dei pochi capoluoghi turistici italiani senza un ostello per i giovani.