Igor, cuore e occhi per Chiara. Insieme anche il giorno della laurea

Chiara, studentessa ipovedente, si è laureata in Giurisprudenza alla presenza del suo inseparabile cane guida

Chiara Murrone (Cusa)

Chiara Murrone (Cusa)

Como, 29 luglio 2017 - Chiara e Igor si sono laureati martedì con 110 e lode in Giurisprudenza all’Insubria. Inseparabili hanno compiuto tutto il percorso di studi assieme, fianco a fianco, per tutti i cinque anni della magistrale. Sembra una storia d’amore e infatti lo è, anche se particolare perché Chiara è una studentessa ipovedente a causa di una patologia genetica sconosciuta che le ha danneggiato la retina, mentre Igor è il suo cane guida. Martedì, mentre Chiara discuteva la sua tesi in diritto penale sulle indagini nei reati di criminalità organizzata, Igor se ne stava buono, accucciato ai suoi piedi come mille altre volte in questi anni. Si è alzato sulle quattro zampe e si è messo a scodinzolare per la felicità solo quando la sua padroncina è stata proclamata dottoressa, abbaiando festoso ai compagni di corso che hanno deciso fare loro un regalo speciale: una corona e un guinzaglio di alloro.

«Non solo – sorride Chiara Murrone – gli hanno consegnato anche un diploma che conservo a casa, in fondo in questi anni lui mi ha accompagnata a ogni passo, dalle lezioni agli esami». In verità in classe più di una volta Igor si è appisolato, il diritto che per Chiara è una materia così affascinante a lui è sempre qualche volta deve essere sembrato un mattone. «Sì spesso si addormentava e russava, ma senza mai disturbare nessuno e soprattutto senza abbaiare – ricorda Chiara – si stupivano anche i professori che lo portavano ad esempio, dicendo che disturbavano di più gli studenti a due zampe. Durante gli esami però il suo aiuto è stato incredibile, non mi suggeriva ma mi è sempre stato accanto anche quando ero un po’ giù di morale o mi facevano male gli occhi e la testa da impazzire perché avevo fatto le ore piccole sui libri». Chiara soffre di una rara patologia genetica che ha danneggiato la sua retina.

In pratica la sua vista è ridotta a un decimo e di giorno, alla luce del sole, la sua cecità è totale. «Alle superiori e fino al primo anno di università mi aiutavo con un ingranditore – ricorda – poi la mia vista è peggiorata. Un anno e mezzo fa ho imparato il braille, ma per prepararmi agli esami seguivo le lezioni e mi aiutavo con gli appunti che i miei compagni trascrivevano al computer, attraverso il sintetizzatore vocale. Studiare così è molto difficile È allora che Igor si è dimostrato ancor più eccezionale, sembrava capire che ero stanca». Alla fine Chiara ce l’ha fatta e si è laureata nei termini con il massimo dei voti, regalando la soddisfazione più bella anche a mamma Adele. Adesso sogna di prendere il master e tentare il concorso in magistratura, ma prima si farà una bella vacanza e ha già ripreso a suonare la batteria nel suo gruppo, i «Fallen Angels». Sul palco c’è anche Igor che è portato anche per il rock e qui, perlomeno, non rischia più di addormentarsi.