La villa ottocentesca ospiterà l’esposizione con i tipici fazzoletti, le foto e il multimediale

Ponte Lambro si prepara a diventare una piccola. Crespi d’Adda

Il sindaco di Ponte Lambro, Ettore Pelucchi, ha illustrato alla popolazione il progetto per la realizzazione di un Museo del cotone per ricordare la storia e il lavoro che i pontelambresi hanno svolto in passato al Cotonificio.

C’è un progetto legato a Villa Guaita? Cosa diventerà?

"Villa Guaita è una villa ottocentesca che nel secolo scorso era abitata dal dirigente del Cotonificio. Il piano terra della villa verrà adibito a museo per l’esposizione di materiale fotografico, multimediale e manufatti di vario tipo in particolare i fazzoletti che costituivano il prodotto principale e più famoso del Cotonificio di Ponte Lambro. Il museo sarà inaugurato in primavera e sarà accessibile gratuitamente ai giovani. È un modo per ricordare la storia del Cotonificio e dei numerosissimi lavoratori che hanno contribuito a rendere il nostro paese famoso in tutta Italia. Potrebbe diventare un punto di interesse anche per gli studenti che si occupano del settore tessile".

Si può definire Ponte Lambro una "piccola Crespi d’Adda"?

"Sì, certo. perché, come Crespi d’Adda, Ponte Lambro è nata intorno a un’industria, il Cotonificio che ha dato lavoro e benessere all’intera zona. Inoltre il nostro paese richiama alcune caratteristiche della cittadina bergamasca perché anche qui sono state costruite apposite abitazioni per dare alloggio agli operai, agli impiegati e ai dirigenti".