La ruota del mulino ritornerà a girare grazie a 250mila euro

Finanziato il restauro a scopo culturale e didattico

La ruota e la macina del vecchio mulino di Valmadrera torneranno a girare. Non per produrre farina, ma per alimentare tradizioni, cultura, creatività e socialità. Il vecchio mulino di Valmadrera diventerà infatti la casa della storia e dei giovani del paesi. Per restaurarlo sono stati stanziati per cominciare 250mila euro, 140mila grazie ad un finanziamento concesso dai vertici del Gal, il Gruppo di azione locale dei Quattro parchi. Il mulino è un edificio del XVII secolo, ampliato poi nel 1854, quando l’originale ruota in legno venne sostituita con una innovativa, almeno per l’epoca, ruota metallica.

La ruota non gira più perché il corso d’acqua che l’azionava è stato deviato, sebbene restano le testimonianze delle condotte che ne consentivano il funzionamento. Fino al 1970 nel mulino è stata prodotta esclusivamente farina bianca, poi la struttura è stata chiusa e successivamente è diventata un’immobile comunale. Al suo interno il tempo si è fermato, è rimasto praticamente tutto come una volta. "Una prima porzione dell’edificio verrà recuperata per attività di interesse pubblico, che possa poi incentivare nel tempo il recupero della rimanente porzione del complesso – spiega il sindaco Antonio Rusconi -. Prevediamo di utilizzarlo per esposizioni e attività didattiche per i più giovani, all’interno di un più ampio progetto di polo museale". Si ipotizzano aperture ai visitatori e laboratori di storia, archeologia, architettura e ambientali e magari la possibilità di sperimentare a mano vari metodi di macinazione. "Il mulino diventerà un centro focale per la nostra comunità, un luogo di socializzazione, convivialità, incontro, identificazione e collaborazione – prosegue il primo cittadino -. Sarà a misura di giovani, per promuovere la vitalità e il protagonismo dei volontari delle associazioni locali, un posto dove recuperare la storia del paese e una location per incontri anche di promozione turistica. Sarà uno spazio accogliente e inclusivo per tutti".

D.D.S.