La pioggia salva Lario e Verbano Ma è Sos per manto nevoso e caldo

Grazie alle precipitazioni al momento il livello del Lario, il più assetato tra i grandi bacini lombardi è risalito sopra lo zero idrometrico attestandosi a 14,8 centimetri, mentre il Lago Maggiore a 20

Migration

di Daniele De Salvo

La pioggia di questi giorni ha salvato, almeno momentaneamente, i grandi laghi in lombardia, ma gli effetti dell’inverno senz’acqua sono stati pesanti e si faranno sentire ancora a lungo. Grazie alla pioggia caduta dalla metà della scorsa settimana il livello del Lario, il più assetato tra i grandi bacini lombardi, è finalmente risalito sopra lo zero idrometrico attestandosi a 14,8 centimetri, con un tasso di riempimento risalito al 31,8% dopo essere crollato nelle scorse settimane addirittura al 6%. Dopo due settimane sono tornate a riaprire anche le chiuse di Olginate, per alimentare il corso dell’Adda le cui acque sono fondamentali per l’approvvigionamento idrico della Bassa lombarda. Bene anche il Lago Maggiore, risalito a 20 centimetri sopra lo zero idrometrico con un tasso di riempimento del 37,8%, mentre il Lago d’Iseo è arrivato a +41,2 centimetri e una percentuale del 50,7%. Leggendo i dati raccolti diffusi da Arpa ci si rende conto che però l’emergenza è tutt’altro che superata.

Il manto nevoso che durante l’ultimo inverno è stato inferiore del 63.7% rispetto alla media degli ultimi quindici anni, nel corso degli ultimi quindici giorni è diminuito di un ulteriore 20% per effetto dell’innalzamento delle temperature. L’effetto, insieme a quello della pioggia, lo si è avuto sul tasso di riempimento dei grandi laghi cresciuto in appena due settimane del 10%, anche se a livello generale la differenza rispetto alla media degli ultimi quindici anni è pari a -43,1%. "Il totale della riserva idrica invasata nei grandi laghi, negli invasi artificiali e sottoforma di manto nevoso è diminuito rispetto alla settimana precedente del -6.9% - spiega Arpa nella sua relazione – e risulta inferiore alla media del periodo 2006-2020 di -55.0%". Il totale attuale della riserva idrica del bacino del Toce-Ticino-Verbano è diminuito rispetto alla settimana precedente (-19.7%) e risulta inferiore alla media del periodo 2006-2020 (-65.4%). Il bacino dell’Adda è rimasto praticamente invariato (-2.9%), ma risulta inferiore alla media degli ultimi quindici anni del 57.2%. Il bacino del Brembo è diminuito dell’8.1% e rispetto alla media registra un preoccupante -64.3%, l’Oglio non fa molto meglio e risulta in media inferiore del 56.2%. E in più adesso arriverà il caldo grazie a un campo di alta pressione atlantica che garantirà condizioni meteorologiche di stabilità grazie all’afflusso di aria più calda a tutte le quote. "La probabilità di pioggia sarà in generale calo – conclude Arpa - al più relegata ai rilievi nel corso del pomeriggio, comunque al più sotto forma di isolati rovesci".