"La famiglia dei Ragni si è allargata"

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di Daniele De Salvo

Quattro nuovi giovani alpinisti indossano il maglione rosso, simbolo dei mitici Ragni della Grignetta, fondati nel 1946, che rappresentano il meglio dell’alpinismo lombardo e sono gli eredi dei pionieri delle grandi imprese in montagna.

A loro si aggiunge anche un veterano. L’inconfondibile maglione rosso è stato consegnato l’altro giorno allo storico rifugio Carlo Porta costruito nel 1911 ai Pian dei Resinelli ai piedi della Grignetta, meta delle principalie scursioni sulle vette e sulle pareti lecchesi, alla 20enne lecchese Anna Aldé, al 30enne chiavennasco Simone Manzi, il 31enne valtellinese Giacomo Regallo e al 27enne varesino Marco Zanchetta, che da poco ha scelto come casa la Val di Mello.

"Diamo loro il benvenuto e anche a loro ricordiamo l’onore e l’onere che il nostro maglione rosso rappresenta, un simbolo che affonda le radici nel passato ma che guarda al futuro e dice queste parole ad ogni giovane che lo indossa: “Per ricordarti da dove vieni e dove potrai arrivare...“", il saluto di Luca Schiera, presidente del gruppo. Nonostante l’età i nuovi Ragni di Lecco hanno già ripetuto vie classiche o aperto nuovi itinerari, dimostrando talento innato e insieme grande forza di volontà e capacità di allenamento, oltre che spirito di squadra indispensabile per provare a compiere imprese.

Il quinto nuovo maglione rosso è Mario Burini di 86 anni di Calolziocorte, nominato socio onorario.

Lui è uno dei più illustri rappresentanti della tradizione alpinistica lecchese: membro e accademico del Cai, fra gli anni ‘60 e 70 si è distinto per la realizzazione, soprattutto nelle Dolomiti, di salite considerate ai massimi livelli per l’epoca. Tra queste la prima ripetizione del Diedro Nord e della via Livanos alla Brenta Alta, la seconda ripetizione della via Rovereto al Campanile Basso e la prima invernale della Oppio al Croz dell’Altissimo.

"I quattro giovani scalatori che oggi vestono il maglione rosso sono amici con cui molti di noi hanno già avuto modo di condividere bei momenti di scalata e di cui abbiamo potuto conoscere il carattere e le potenzialità", prosegue il capo dei Ragni.