L’ex villa della camorra centro sociale

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La villetta della camorra è stata sgomberata. Ora che non ci abita più nessuno nella villetta delle Marasche di Osnago, confiscata tempo fa ad un camorrista 60enne del clan di Michele Zagaria “Capastorta”, boss indiscusso dei casalesi, l’immobile potrebbe diventare sede di un centro di accoglienza oppure di assistenza per chi ha bisogno. Ci spera almeno il sindaco Paolo Brivio, che è in cerca di operatori del terzo settore che siano disponibili a farsene carico. L’edificio è infatti da rimettere completamente a nuovo perché gli ultimi inquilini che erano familiari dell’affiliato all’Onorata società campana a cui è stata confiscata dopo essere stato condannato per estorsione e usura e che l’occupavano abusivamente l’hanno spogliata di tutto ciò che potevano, compresi gli infissi. Nel giardino invece aveva realizzato una piscina, sempre abusiva. "Siamo stati contattati dall’Anbsc, che è l’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, che ci ha proposto la consegna della villetta – spiega il sindaco -. Noi, come Comune, non siamo tuttavia in grado di gestirla in autonomia, né di sobbarcarci gli interventi di ristrutturazione di cui necessita per poterla restituire alla comunità. Prima di diventarne proprietari dobbiamo quindi trovare un soggetto sociale che ci affianchi".

È stato pubblicato anche un bando rivolto a enti, associazioni, cooperative e comunità terapeutiche a cui l’ormai ex villetta della camorra verrà ceduta in comodato gratuito. Se nessuno si farà avanti dovranno altrimenti provvedere direttamente dall’Agenzia nazionale per i beni sequestrati e confiscati, con il rischio però che lo stabile resti vuoto e abbandonato. "Eravamo già stati contattati nel 2018 dalla sede della Calabria per effettuare un sopralluogo, ma lo stabile era ancora occupato sebbene illegalmente – prosegue il sindaco -. Nelle scorse settimane siamo stati nuovamente interpellati, sebbene dalla sede della Lombardia". Oltre alla villetta l’ormai ex proprietario era intestatario di un vero e proprio patrimonio immobiliare che gli è stato tutto sequestrato. In provincia di Lecco sono 75 le unità immobiliari sequestrate a mafiosi ancora al momento inutilizzate, mentre gli immobili già recuperati e destinati a finalità sociali sono 33. Daniele De Salvo