Lecco, presunta killer di gatti a processo: chiesta perizia

La donna, 41 anni di Milano, è accusata di aver ucciso 2 felini e averne seviziato altri 6 tra le province Lecco e Bergamo

Alcuni mici

Alcuni mici

Lecco, 14 maggio 20198 - Si è aperto questa mattina davanti al Tribunale lecchese il processo contro una donna di 41 anni di Milano ma residente a Lecco, accusata di essere la killer dei gatti che avrebbe colpito tra le province di Lecco e Bergamo uccidendo 2 felini e seviziandone altri 6. Il giudice, la dottoressa Martina Beggio, come si legge in una nota dell'Enpa, ha disposto una perizia sull'imputata per valutarne la capacità di intendere e di volere, la perdurante condizione di pericolosità sociale. La 41enne infatti è attualmente sottoposta alla misura cautelare della libertà vigilata. Per lei le accuse sono uccisione e maltrattamento di animali e inosservanza dei provvedimenti dell'autorità per aver disatteso l'ordinanza del sindaco di Lecco che le vietava, dopo la scoperta  della vicenda, di detenere animali.

L'udienza di stamane è stata quindi aggiornata al 21 maggio, giorno in cui verrà nominato il perito incaricato di esaminare la donna e inoltre verrà sciolta la riserva sulla richiesta di costituzione di parte civile presentata oggi dall'Ente Nazionale Protezione Animali. Non si esclude che l'imputata, qualora si vedesse riconosciuta la capacità di intendere e di volere, possa chiedere l'accesso ai riti alternativi. Sulla pericolosità sociale della donna, si legge sempre nella nota, l'Enpa non ha dubbi. "Nonostante la nostra denuncia, i ripetuti interventi delle autorità, un'ordinanza del sindaco di Lecco, l'imputata ha cercato continuamente di farsi affidare altri gatti. Così  i nostri volontari e la Polizia Locale sono stati costretti ad un super lavoro per evitare che la 41enne infierisse su altri animali. Il rischio della reiterazione del reato c'è ed è molto concreto".