Bulciago, arruolata nell'Isis: nessuna certezza sulla sua fine

Le indagini sulla famiglia sparita dal paese: nuova perquisizione nell'appartamento. L'onorevole Andrea Manciulli: "Sbagliato definire quello che sta accadendo come semplice terrorismo".

Andrea Manciulli, presidente della delegazione parlamentare italiana della Nato

Andrea Manciulli, presidente della delegazione parlamentare italiana della Nato

Bulciago (Lecco), 19 marzo 2016 - Che l'italiana convertita all’Islam e il suo marito marocchino di Bulciago siano in Siria a combattere con i tagliagole del Califfato e che con loro ci siano ance i loro tre figli piccoli non è affatto certo, non lo si esclude, ma gli investigatori neppure hanno elementi tali per confermarlo con sicurezza. I carabinieri del Nucleo investigativo di Lecco e i militari del Ros – Raggruppamento operativo speciale – di Milano stanno ancora effettuando le indagini del caso e nei giorni scorsi hanno svolto un sopralluogo nell’appartamento dove abitavano a caccia di ulteriori indizi per confermare piuttosto che smentire l’ipotesi.

Non sarebbe comunque la prima storia del genere, nel dicembre 2014 era stata una mamma di Barzago a sparire nel nulla per arruolarsi con i terroristi del Califfato. I tavoli degli inquirenti di tutta Italia come degli 007 dei Servizi segreti nazionali sono inondati di centinaia di fascicoli analoghi. L’allerta dunque è massima, come confermato l’altro giorno dall’onorevole Andrea Manciulli, presidente della delegazione parlamentare italiana della Nato, che nel pomeriggio ha incontrato i cittadini proprio a Bulciago per parlare di Daesh.

«È sbagliato definire quello che sta accadendo come semplice terrorismo – ha spiegato il deputato – Si tratta di una manifestazione tangibile di una guerra asimmetrica, una minaccia cioè che comprende diversi aspetti. E la vicenda di questa famiglia che presumibilmente si è trasferita nello Stato islamico ne è la prova. Ci troviamo a combattere un’organizzazione che è veramente in grado di cambiare e trasformare radicalmente le persone». Come si presume sia successo sia ai due genitori bulciaghesi sia alla madre barzaghese, che avrebbero subito un vero e proprio stravolgimento nelle loro abitudini e nel loro stile di vita. Da qui l’invito dell’onorevole a prestare particolarmente attenzione alle eventuali trasformazioni di soggetti potenzialmente a rischio, ma anche a restare uniti, alla cultura e alla rivalutazione dei valori democratici occidentali «che noi consideriamo per acquisiti e diamo quasi per scontati ma che non sono eterni e devono essere difesi, perché sono la migliore difesa possibile da quanto sta accadendo»