Investito dall’auto, non ce l’ha fatta

Renato Pandiani, 72 anni, è morto all’ospedale di Varese dove era stato ricoverato d’urgenza

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Ha smesso di battere questa volta per sempre il cuore di Renato Pandiani, il pensionato di 72 anni compiuto lo scorso agosto di Introzzo in Valvarrone che l’altra mattina è stato travolto dalla sua stessa auto che stava cercando di mettere in moto a spinta perché non partiva.

Ieri i medici del reparto di Neurorianimazione dell’ospedale di Varese dove era stato ricoverato d’urgenza ne hanno dichiarato la morte cerebrale. "Il mio cuore si è fermato con il tuo, ti amiamo – annuncia la figlia Gaetana via social rivolgendosi direttamente al padre -. Guardaci da lassù". La mogie Mariangela ha acconsentito al prelievo e alla donazione degli organi del marito. L’incidente è successo sotto i suoi occhi: mentre lei spingeva da dietro la Fiat Panda che non voleva saperne di accededersi per portarla fuori dal garage sotto casa, Renato la stava trascinando dal davanti, ma la macchina in folle senza trazione ha acquistato troppo slancio su un breve scivolo in discesa e lo ha investito, inchiodandolo contro il muro dell’abitazione di fronte. Mariangela da sola non è riuscita a spostare l’utilitaria che stava soffocando il suo uomo, prima sempre più paonazzo in volto e poi diventato cianotico per la mancanza d’aria nei polmoni schiacciati dal peso della Panda contro il suo torace. Sono stati i vicini e alcuni passanti i primi ad aiutare Mariangela. Quando i sanitari di Areu hanno soccorso il suo Renato, lui era praticamente come già morto, perché non respirava più da parecchio e pure il suo cuore aveva smesso di battere da diversi minuti. Sono però riusciti miracolosamente a rianimarlo e riportarlo in vita, in modo da poterlo trasferire d’urgenza con l’eliambulanza al Circolo di Varese, dove tuttavia si è spento nel giro di poche ore. "Una tragedia che ha colpito profondamente i cittadini della comunità di Tremenico anche per la dinamica dell’incidente – commenta il sindaco Luca Buzzella -. Ringrazio quanti hanno prestato un primo soccorso a Renato e tutti i soccorritori intervenuti. Le mie più sentite condoglianze ai familiari". Daniele De Salvo