Insieme, le nebbie si diradano, a volte spariscono

Gli adolescenti hanno un bisogno fisico di incontrare i loro coetanei per parlare, confidarsi, litigare e trovare sostegno

Migration

Stare insieme è molto importante, soprattutto quando si è giovani e si devono superare momenti di difficoltà.

L’amicizia lascia un segno indelebile e rimane per tutta la vita, anche quando, per vari motivi, un amico è ormai distante.

Oggi la situazione sanitaria del mondo non permette di trascorrere molto tempo insieme agli amici; si possono vedere in videochiamata, ma non è la stessa cosa.

Durante il lockdown, molte persone hanno sentito la mancanza di qualcuno con cui sfogarsi, senza quello schermo che inesorabilmente si frappone, impedendo di comunicare in maniera autentica e di trasmettere appieno le emozioni.

Tutto è diventato precario: è importantissimo sfruttare ogni momento, perché non sapremo quando in futuro, potremo rincontrarci e, soprattutto passare del tempo insieme.

In questo momento l’amicizia è più importante dell’adorato smartphone, che si riappropria della sua vera natura, da oggetto del desiderio diventa una bella opportunità per comunicare con gli amici, non più il fine ma il mezzo.

In nome dell’amicizia si possono scoprire nuove persone, con cui vivere innumerevoli avventure, viaggiare, confidarsi ed essere per sempre felici.

Proprio perché è una parte importante della vita e lo è sempre stata, l’amicizia influenza i rapporti umani, sia nella sfera privata che scolastica e professionale.

Fin dalla scuola dell’infanzia, i bambini trascorrono molte ore con i loro compagni e cercano punti di riferimento.

La scuola è il luogo di ritrovo per eccellenza; le amicizie nate tra i banchi di scuola, spesso, sono destinate a durare tutta la vita, a condividere gioie e dolori, successi e fallimenti; i ragazzi non ne possono fare a meno.

Dei periodi trascorsi in didattica a distanza, gli studenti, accanto ai tanti aspetti negativi, rilevano anche degli aspetti positivi: le pause più lunghe tra una lezione e l’altra e il numero minore di ore di lezione, le diverse modalità di verifica somministrate dai docenti, il maggior tempo trascorso con i genitori e l’aver imparato a collaborare con loro nella gestione di sorelle e fratelli minori.

Hanno apprezzato persino la compagnia, non sempre priva di scontri, di sorelle e fratelli maggiori e, sulle orme di Greta Thumberg, si sono scoperti paladini dell’ambiente, rivolgendo anche un pensiero alla riduzione dell’inquinamento, ma i grandi assenti rimangono gli amici, la loro mancanza è quella che fa desiderare di più il ritorno a scuola; senza la battuta scambiata con il vicino di banco, senza le chiacchiere dell’intervallo, rimane solo la solitudine di uno schermo.

Coltivare un’amicizia richiede impegno, volontà e, a volte, qualche piccolo sacrificio, ma sarà abbondantemente ripagato dalla condivisione di quei momenti di gioia ed euforia che danno colore alla vita: lo stare insieme fa toccare le stelle e riscalda il cuore e l’anima.