Civate, scende dall'auto e viene falciato: così è morto Chetra

La difficile ricostruzione della dinamica dello schianto in cui ha perso la vita il 22enne lecchese

Chetra Sponsiello

Chetra Sponsiello

Civate (Lecco), 19 maggio 2019 - Era un grande appassionato di nuoto, e gareggiava per una società del Lecchese. Origini cambogiane, adottato da una famiglia di Civate, Chetra Sponsiello ha trovato la morte l’altra notte in drammatico incidente stradale innescato da un banale tamponamento. Una sciocchezza che si è trasformata in una tragedia. Siamo sulla Strada statale 36, direzione Milano, all’altezza di Monza. Mancano pochi metri all’imboccatura del tunnel all’altezza del chilometro 12,890 e sono le 22.50 quando, forse nel corso di un sorpasso, un’Audi viene tamponata da una Seat Ibiza. A bordo della prima vettura ci sono un 40enne di Desio e una donna, mentre sulla seconda c’è un 22enne di Civate, in provincia di Lecco. I due maschi scendono per andare a sincerarsi dei danni alle rispettive vetture. Piove, piove forte. Forse la visibilità, nonostante la strada sia illuminata, è resa particolarmente difficoltosa dalle condizioni atmosferiche. Non si sa ancora dove si trovassero esattamente le due vetture e soprattutto i loro autisti. La dinamica è ancora al vaglio della magistratura e del sostituto procuratore di Monza, Franca Macchia.

La tragedia è in agguato. Alle spalle dei due automobilisti piomba infatti una Opel Corsa: la guida un trentacinquenne di Seregno. Al suo fianco c’è una ragazza, una 20enne di Olginate, l’auto su cui viaggiano è quella del papà della giovane. L'Opel Corsa travolge i due automobilisti a piedi. Uno, il desiano, in realtà riesce a scansarsi in tempo e viene ferito soltanto a un avambraccio. È già stato dimesso dall’ospedale San Gerardo di Monza, dove era stato trasportato in codice giallo. Il giovane alla guida della Seat Ibiza, invece, Chetra Sponsiello, viene travolto in pieno. Non si sa ancora se direttamente dalla Opel Corsa o dalla una delle vetture coinvolte nell’incidente spintonata con violenza nell’urto. Va in arresto cardiaco. Sul posto intervengono tre ambulanze e due auto mediche. Il 22enne viene rianimato a lungo. E viene portato all’ospedale Niguarda di Milano in codice rosso, anche se ancora c’è un barlume di speranza. Non ce la farà, purtroppo. La sua vita si spegne all’1.50. Tutti in ospedale gli altri, chi a Monza, chi a Niguarda, chi al San Raffaele: dovrebbero cavarsela. 

La ragazza che viaggiava sull’Opel Corsa come passeggera è stata portata al San Gerardo con un trauma cranico commotivo ma, dopo un periodo in osservazione, dovrebbe essere dimessa pure lei. Sul posto a effettuare i rilievi, in collaborazione con i vigili del fuoco, sono intervenuti gli agenti della polizia stradale di Seregno. Che hanno sottoposto tutti i coinvolti all’alcoltest e hanno aperto le indagini. Il 35enne di Seregno rischia l’imputazione per omicidio stradale. La Valassina è rimasta chiusa, per consentire i soccorsi ed effettuare i rilievi, fino alle 2 del mattino.