Imbersago, tentata estorsione ai danni dell’imprenditore: quattro condanne

L’ombra della ’ndrangheta dietro Rocco Albanese, Marco Ferrantino, Iosè Salvatore Signorello e Giuseppe Di Masi

I carabinieri (foto di repertorio)

I carabinieri (foto di repertorio)

Tentata estorsione con metodi mafiosi ai danni di un imprenditore di Imbersago: condannati Rocco Albanese, Marco Ferrantino, Iosè Salvatore Signorello e Giuseppe Di Masi. I fatti risalgono al 2006 quando l’imprenditore decise di acquistare e ristrutturare un rustico, la casa dove ora vive, affidando la pratica ad un’impresa di fiducia, quella dello zio, che a sua volta aveva sub-appaltato lo svolgimento dei lavori alla ditta individuale Rocco Albanese, poi fallita nel 2010. Nel 2013 iniziarono i problemi: "Ho ricevuto una telefonata sul mio cellulare da un numero svizzero - raccontò in aula la vittima - durante la quale una persona con accento calabrese, che mi disse di essere un amico di Albanese, sostenendo di avere in mano delle carte da mostrarmi e mi chiede un incontro. Ho declinato ma la giornata seguente l’uomo ha richiamato e con toni decisamente più accesi, mi ha detto che io dovevo dei soldi – 180mila euro – ad Albanese, al quale servivano per un amico della Calabria. Davanti alle resistenze il mio interlocutore ha cominciato a dire di essere stato a casa mia, di aver visto le mie telecamere di sorveglianza, di conoscere la strada che percorro per andare in azienda".

L’imprenditore, visto l’aggravarsi della situazione, si era rivolto ai Carabinieri, che lo consigliarono di assecondare l’ennesima richiesta di incontro avanzata da Albanese. Inghippo scoperto e quattro finiscono a processo, tra cui Giuseppe Di Masi ora un collaboratore di giustizia. Ieri l’inchiesta condotta dal Pm Paolo del Grosso si è chiusa con la condanna di Rocco Albanese, Marco Ferrantino, Iosè Salvatore Signorello a cinque anni e 6mila euro di multa. Quattro anni e 1.200 euro di multa invece a Giuseppe Di Masi. Oltre ai risarcimento della vittima con 9.426 euro. L’avvocato Giuseppe Vitetta, difensore di Albanese, ha già preannunciato ricorso in Appello. A.Pa.