Il 27 gennaio ricorre la Giornata della Memoria, ma che cos’è e perché viene celebrata? I ragazzi di 2^A dell’Istituto A.Volta di Mandello del Lario se lo sono chiesto, visto che non hanno ancora avuto modo di studiarlo in storia. Allora hanno prima di tutto ricercato che la Shoah è un termine ebraico che indica lo sterminio degli ebrei da parte di Hitler e dei Nazisti durante la Seconda guerra mondiale: vennero rinchiusi nei campi di concentramento migliaia di persone, destinate a morire. Ma chi erano queste? Ebrei, ma non solo: individui considerati diversi, come rom, testimoni di Geova e omosessuali. Questi praticamente venivano privati dei diritti umani , perdendo la loro dignità. Eppure, come dice la nostra Costituzione negli articoli 2 e 3, ognuno gode di diritti “inderogabili” cioè che nessuno gli può togliere; e tutti siamo uguali. Pertanto, seppur diversi per lingua, religione, cultura, abbiamo tutti uguale valore. Ma da dove è nato tanto odio? Non cresciamo forse educati alla tolleranza e all’accettazione dell’altro? Eppure in un documentario visto in classe, Anne Frank, una bambina ebrea, è dovuta scappare ad Amsterdam, per sfuggire alle SS, guardie naziste, dove con la sua famiglia è vissuta per tre anni, ma in condizioni di vera reclusa: al mattino i Frank non potevano né parlare né andare ai servizi, e durante tutta la giornata vivevano con le finestre quasi murate. Purtroppo, come altri milioni di bambini ebrei, Anne fu presa e deportata. Di lei c’è rimasto quel diario di cui abbiamo letto l’inizio (Anne l’aveva chiamato Kitty) e che è stato conservato grazie a Miep Gies, segretaria di Otto Frank che l’ha ritrovato e dopo la guerra lo ha riconsegnato al padre della bambina. Ci sono molti film che trattano di questo argomento, come "La vita è bella", molto commovente nella scena finale, ...
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