"Il nostro lavoro è prezioso". I dipendenti de La Nostra famiglia scrivono al vescovo

Richiesta di aiuto sulla vertenza in atto e la modifica del contratto

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I lavoratori de La Nostra Famiglia scrivono a monsignor Mario Delpini. La vertenza in atto tra i dipendenti e l’associazione religiosa, con la dirigenza di quest’ultima che vuole modificare unilateralmente il contratto con uno peggiorativo, finisce negli uffici delle massime realtà cattoliche. Così i lavoratori, insieme ai sindacalisti di Fp Cgil Lecco, Fp Csil Monza Brianza Lecco e a Uil Fpl del Lario Como e Lecco, hanno scritto all’arcivescovo di Milano e alla Cei – Conferenza Episcopale Italiana per portarli a conoscenza della situazione dei circa duemila dipendenti sparsi su tutto il territorio italiano, anche se la struttura principale si trova a Bosisio Parini.

"Il nostro istituto negli anni ha sempre promosso il recupero, l’accompagnamento e la dignità dei nostri bambini e delle loro famiglie – scrivono nella lettera –. Un’opera riconoscita come bene per tutta la comunità civile ed ecclesiale. Se ci sono state caratteristiche che nel tempo hanno caratterizzato l’associazione La Nostra Famiglia, sono state, il senso di appartenenza alla mission dell’Ente e la dedizione che i dipendenti hanno sempre avuto verso il loro lavoro, svolto con grande professionalità e competenza, perché come diceva il fondatore "il bene va fatto bene". Ma ora tutto questo patrimonio di valori e di condivisione rischia di rimanere un bel ricordo. In questi anni si sono affrontati molti cambiamenti, ma le famiglie dei lavoratori, da 14 anni, stanno pazientemente aspettando il giusto riconoscimento a tutto questo dare non ce la fanno più, non riescono più a vivere dignitosamente con stipendi fermi al 2006". Per questo è in corso un presidio permanente fuori dai cancelli a Bosisio Parini, organizzato dalla Rsu e dalle tre organizzazioni sindacali. "Non possiamo accettare che la qualità del lavoro e l’alta professionalità, che vengono richieste quotidianamente, vengano così meschinamente negate quando si tratta di applicare il contratto".

R.L.