Il borgo medievale cambia volto E rinascerà luogo degli artisti

Colle Brianza, la frazione di Campsirago verso il restauro grazie ai fondi del Pnrr per quasi 2 milioni

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di Daniele De Salvo

L’antico borgo medioevale adagiato a 700 metri di altezza sulla dorsale del monte San Genesio diventerà il borgo degli artisti e un grande palcoscenico a cielo aperto. Il vecchio granaio sarà il laboratorio delle idee, la piazza ora degradata diventerà una sorta di nuova agorà, lo storico Palazzo Gambassi del XV secolo e la sua corte verranno trasformati in anfiteatro naturale, foresteria, cucina, sala prove e falegnameria, atelier..., il vicolo dimenticato tornerà ad essere una strada romanica accessibile, la chiesina di San Bernardo che si regge in piedi solo per la vegetazione risorgerà come padiglione, gli edifici diroccati ospiteranno un ostello e il lavatoio sarà la location di esposizioni. Per la rigenerazione di Campsirago, frazione di Colle Brianza, sono stati stanziati 1 milione 600mila euro tramite il Pnrr più un altro milione con altri finanziamenti pubblici.

La rinascita di Campsirago, dove vivono in 27 abitanti dopo il totale spopolamento degli anni Sessanta, avverrà entro il 2026. Il progetto è stato presentato dal sindaco Tiziana Gabusera, con il suo vice Ettore Anghileri e l’assessore Maurizio Perego, in partenariato con gli artisti del centro nazionale di ricerca e produzione delle arti performative Campsirago Residenza guidato dal direttore artistico Michele Losi, che dal 2008 popolano Palazzo Gambiassi e si sono occupati già della sua parziale ristrutturazione. A elaborare il piano è stata l’architetto Marta Bertani, che punta al restauro conservativo fedele ai materiali e alle tecniche delle origini. "Campsirago diventerà un luogo dell’arte in un ambiente unico con la cultura protagonista", annuncia la prima cittadina. "Ci abbiamo sempre creduto", aggiunge il vicesindaco, che sottolinea che ai contribuenti di Colle l’iniziativa non costerà un centesimo.

"Un sogno che diventa realtà" dice Maurizio Perego. Mentre Losi rimarca come ogni euro investito in cultura si trasformi almeno in 3,75 euro di ricadute economiche per tutti gli appartenenti alla comunità: "I 2 milioni e mezzo verranno moltiplicati per 5".