I piromani bruciano prati e boschi

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La provincia di Lecco brucia. Ieri è divampato un altro incendio, l’ultimo di diversi roghi scoppiati negli ultimi giorni. Le fiamme sono divampate a Valgreghentino e si sono propagate in alcuni campi vicino ad un bosco. Hanno distrutto pure alcuni capanni agricoli. Sono state appiccate di proposito, se da qualche contadino per eliminare sterpaglie e scarti vegetali nonostante l’allerta per la forte siccità e il caldo oppure da veri e propri piromani, per ora non si sa.

Per circoscrivere il rogo ed evitare che si propagasse ulteriormente sono stati mobilitati in forze i vigili del fuoco, sia del comando provinciale di Lecco, sia del distaccamento di volontari di Valmadrera. Un primo incendio era stato appiccato a Valgreghentino giovedì e lo stesso giorno anche ad Airuno, dove era già divampato un rogo pure mercoledì, rendendo necessario l’intervento di un elicottero del servizio antincendio regionale. Sempre mercoledì un incendio era stato appiccato a Castello Brianza. Il timore è che possa esserci in giro un piromane e che la situazione sfugga di mano. L’allerta è massima, perché non piove da settimane, le scorte idriche si stanno esaurendo, terra e vegetazione sono riarse e la colonnina di mercurio del termometro continua a salire, con la temperatura che ad esempio l’altro giorno a Garlate è arrivata fino ai 37,9 gradi, la seconda più alta di tutta la Lombardia nonostante il lago.

Allerta massima anche nella zona del Legnanese dove da giorni si verificano diversi incendi dolosi l’ultimo dei quali ha colpito la zona di Villapia. Difficile il lavoro dei vigili del fuoco chiamati a inseguire i vari roghi che hanno una matrice dolosa.

D.D.S.