"I nostri imprenditori, eroi assediati dal traffico"

Lorenzo Riva, presidente della Confindustria locale: non sai mai se le merci potranno arrivare

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Più che una strada è un incubo per gli imprenditori lecchesi la Ss36, sul podio delle strade più pericolose d’Italia e sotto il perenne assedio del traffico. "Siamo grati all’autista-eroe che ha salvato i ragazzi dall’incendio dell’autobus – spiega Lorenzo Riva, vicepresidente di Camera di commercio Como-Lecco e presidente di Confindustria Lecco e Sondrio – ma è intollerabile che un’infrastruttura vitale per l’economia della nostra provincia e di quella di Sondrio sia così vulnerabile di fronte a questo tipo di incidenti".

A maggior ragione perché le merci prodotte qui finiscono in tutta Europa e spesso in tutto il mondo.

"Sono anni che denunciamo il deficit infrastrutturale delle nostre province, a ogni elezione ricordiamo le nostre priorità al mondo della politica locale, regionale e nazionale, tutti dicono di sì e poi le cose rimangono come prima. Lo dico sempre agli amici imprenditori della Valtellina che sono degli eroi perché producono con tanta fatica e non sanno se le loro merci riusciranno ad arrivare a destinazione. Nell’Alto Lago le cose non vanno molto diversamente. Trovo gravissimo che Anas impieghi tutto questo tempo a riaprire una galleria, certi lavori vanno fatti lavorando anche 24 ore su 24 se necessario. Lecco e Sondrio devono essere collegate al più presto con gli hub di Bergamo e Malpensa, le nostre merci vanno in tutto il mondo".

La speranza è nelle Olimpiadi di Milano-Cortina 2026 e nella cospicua dote di lavori pubblici che li accompagneranno. "Dobbiamo sfruttare questa occasione unica per recuperare il gap infrastrutturale e rimetterci in pari con il resto d’Italia – conclude Riva – Sono stanco di andare in giro e vergognarmi per le condizioni in cui sono costrette a lavorare le nostre imprese per colpa delle strade e della mancanza di collegamenti".

R.C.