Gli angeli del Covid sottopagati

A Lecco grossi malumori nel personale infermieristico "Non rispettati gli accordi"

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A Lecco gli angeli del Covid vengono sottopagati. Sei infermiere in servizio in ospedale a Lecco, Merate e Bellano che lo scorso dicembre hanno accettato di effettuare gli straordinari negli ambulatori allestiti per effettuare i tamponi molecolari a fronte del pagamento ad “area a pagamento maggiorata“, non riceveranno il compenso che era stato loro annunciato, ma la metà, forse nemmeno quella. Inizialmente era stato garantito loro che sarebbero state pagate 50 euro lordi l’ora, invece se va bene ne prenderanno 25 o 30, ma probabilmente nemmeno questi. C’è chi di loro ha lavorato 4 ore, chi un’intera giornata per 12 ore: significa che invece che incassare 800, 600 o 300 euro ne prenderanno nella migliore delle ipotesi il 50%. Lo denunciano le infermiere in una lettera inviata ai loro superiori e ai rappresentanti sindacali.

"Siamo professionisti, abbiamo accettato di svolgere un’attività impegnativa ad alto rischio sapendo che erano ore di “area a pagamento maggiorata“ – spiegano nella missiva -. Per svolgere l’attività di “area a pagamento maggiorata“ è necessario avere un monte-ore in positivo, requisito che noi tutti abbiamo. Sapere, dopo 2 mesi, che c’è stata un’eventuale errata comunicazione, a noi sconosciuta, ci lascia basiti: non possiamo essere noi a pagarne le conseguenze". A comunicare alle 6 che non riceveranno il compenso con il quale sono state reclutate è stata la loro responsabile di area dipartimentale per "problemi di comunicazione che riguardano i piani più alti e non noi". D.D.S.