Giorgio è un fulmine, Lecco-Colico a nuoto in sole dodici ore

Partito alle 6 dalla Canottieri Lecco, Riva è giunto in alto lago poco dopo le 18. "Giornata bellissima, emozioni incredibili".

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Giorgio Riva ha compiuto la sua maratona, quaranta chilometri nel Lago da Lecco a Colico, nuotati (con la muta) nella giornata di ieri. Il classe’87 lariano, infatti, è riuscito a percorrere la sponda orientale del Lago di Como in 12 ore. "È stata una giornata bellissima – esordisce -. Dopo il brutto periodo per il coronavirus, con la mia maratona volevo riportare un messaggio di ripresa simbolica della vita e dello sport. Sono contento di essere riuscito nel mio intento". Il fuoriclasse lariano è partito dalla Canottieri Lecco alle primissime luci dell’alba, affiancato da Antonio Servedio, ex campione di canoa e storico bagnino di via Nullo. Dopo un ottimo inizio della traversata, sul Lago ha iniziato a soffiare il Tivano.

Il vento non ha fermato l’avanzata di Riva (che ha affrontato l’impresa con la muta). Al quinto chilometro in prossimità di Abbadia Lariana, le Lucie del Gruppo ASD Remiera i Laghèe, guidate dal presidente Giovanni Nogara, si sono affiancate al fuoriclasse lariano e l’hanno (più volte) sostenuto con le note dell’inno di Mameli. Quest’ultimi già lo scorso anno si erano schierati al fianco di Giorgio, quando il 33enne compì l’impresa del giro del Lago di Como in una settimana (140 chilometri totali). Il campione, complice anche la bella giornata di sole e le pochissime correnti a sfavore, ha continuato a nuotare senza imprevisti sotto lo sguardo delle Lucie. Superata Varenna, il classe’87 è riuscito a trovare il ritmo giusto della nuotata, andando sempre in crescendo.

A Bellano, dopo circa sette ore di bracciate, Giorgio si è concesso una breve sosta programmata (di 15 minuti) per ringraziare il primo cittadino e tutti i suoi sostenitori. Qualche ostacolo, invece, dopo Dervio, dove il trentenne ha incontrato l’opposizione delle onde spinte dal vento. Verso la fine, in prossimità di Colico, a corto di energie, il cuore e la testa hanno guidato Giorgio al traguardo, completando la sua impresa poco dopo le 18, in anticipo sulla tabella di marcia (l’arrivo era previsto per le 18.30-19).

"Dopo il giro completo del Lago, che ho fatto lo scorso anno in una settimana, quest’anno avevo in mente altri progetti: volevo fare qualcosa in mare – conclude -. Purtroppo l’emergenza sanitaria legata al Covid 19 ha cambiato tutto, ma questa traversata in casa regala sempre delle emozioni incredibili e uniche. Adesso mi riposerò un po’ e più avanti inizierò a pensare alla prossima impresa". Quest’estate il Lago di Como è l’epicentro delle traversate.

Prima di Giorgio, infatti, Andrea Oriana si è cimentato, con due imprese, nel lago. In particolare l’ultima, i 43 chilometri che separano Colico da Lecco, il 47enne lecchese li ha nuotati di notte, per vivere le "sensazioni" che potrebbe provare ad agosto nella traversata della Manica (forse in notturna). Dopo i tentativi del 2018 e 2019, infatti, quest’anno (dal 26 agosto al primo settembre) Andrea vuole chiudere definitivamente il "cerchio".

Lorenzo Pardini