Gilardoni Raggi X, sindacati nel processo

Accettata la costituzione di parte civile. "Soddisfatti, da noi è partito tutto"

Maria Cristina Gilardoni con i carabinieri

Maria Cristina Gilardoni con i carabinieri

Lecco, 18 luglio 2018 - Nella partita giudiziaria appena cominciata in tribunale il primo gol l’hanno messo a segno i sindacati, che ieri il giudice Marina Beggio ha accolto come parte civile nel procedimento in cui l’ex presidente della Gilardoni Raggi X, Maria Cristina Gilardoni, e l’ex capo del personale Roberto Redaelli sono a giudizio per presunti maltrattamenti nei confronti dei dipendenti dell’azienda mandellese.

«Siamo sodddisfatti- spiegano Emilio Castelli e Fabio Anghileri di Fim Cisl e Fiom Cgil Lecco - perché significa che il lavoro svolto in questi anni ha prodotto gli effetti sperati». Eppure la decisione del giudice Beggio era tutt’altro che scontata anche perchè alla costituzione di parte civile presentata dai legali dei sindacati, Stefano Pelizzari e Maria Grazia Corti, si erano opposte le difese mentre il giudice Beggio ha riconosciuto la sussistenza dei due principali requisiti: una correlazione tra lo statuto e gli interessi tutelati nel procedimento («i comportamenti hanno inciso sulla dignità dei lavoratori e quei diritti stessi che costituiscono la fondazione e il compito dei sindacati»); ma anche anche che il sindacato si fosse attivato fattivamente per tutelare questi diritti ricordando che «sin dal 2011 i sindacati avevano segnalato i problemi con l’azienda».

Sono le lettere con cui, ricorda il giudice Beggio, i sindacati lamentavano «la totale chiusura della Gilardoni di ogni rapporto», «la negazione dei permessi sindacali» e quella del 2012 in cui «si denunciava l’installazione di telecamere interne per controllare i dipendenti stessi». I primi segnali che a Mandello qualcosa non andava, una situazione che col tempo anzi andrà sempre peggio con le dimissioni in massa, le prime denunce in questura e l’avvio dell’indagine della Squadra Mobile. Nell'udienza di ieri mattina il giudice ha anche escluso dalla lista delle parti civili la Gilardoni Raggi X, mantenendo invece inalterata la sua responsabilità civile. «I comportamenti dei due maggiori imputati - ha spiegato il giudice - non possono ritenersi condotte imprevedibili e abnormi. Semmai vi è un rapporto di immedesimazione organica tra i due e la struttura. Quindi resta la sussistenza del rapporto di responsabilità oggettiva della stessa azneda». Processo aggiornato a lunedì prossimo per lasciare alle difese il tempo il materiale probatorio del pm.