Gilardoni Raggi X, via al processo con 32 parti lese

L’ex presidente dell'azienda di Mandello, Maria Cristina, accusata di maltrattamenti

Auto della polizia fuori dall'azienda

Auto della polizia fuori dall'azienda

Lecco, 8 gennaio 2018 - Due ex dipendenti hanno chiesto all’azienda Gilardoni Raggi X di costituirsi parte civile nei confronti dell’ex titolare e imprenditrice Maria Cristina Gilardoni, dell’ex capo del personale dell’azienda, del nipote (nonché socio di minoranza della società) e due medici. Si è aperto con un colpo di scena il processo ed per la richiesta dei due ex dipendenti, aggiornato al prossimo 31 maggio.

A giudizio l’ex presidente e attualmente socio di maggioranza Maria Cristina Gilardoni e Roberto Redaelli, ex direttore del personale, accusati di maltrattamenti e lesioni, mentre il socio di minoranza Andrea Ascani Orsini e i medici aziendali Stefano Marton e Maria Papagianni devono rispondere di lesioni e violazioni di norme sul lavoro. I fatti contestati risalgono al periodo tra il febbraio 2013 e il 29 settembre 2016, con l’imprenditrice e il suo braccio destro Roberto Redaelli che inviavano e-mail o telefonavano ai dipendenti a casa in malattia, mettendo in dubbio lo stato di salute. Vessazioni, insulti, ma anche schiaffi, piedi pestati, graffi e addirittura morsi sulle braccia. Il giudice Nora Lisa Passoni, su parere favorevole dell’accusa condotta da Mattia Mascaro, ha aggiornato l’udienza.

Inoltre si è aperto il processo nei confronti di Alberto Comi, già consulente della Gilardoni Raggi X e accusato di esercizio abusivo della professione. Avrebbe firmato documenti come commercialista. L’Ordine dei commercialisti di Lecco, assistito dall’avvocato Cristian Malighetti, si è costituito parte civile, mentre l’avvocato Marilena Guglielmana, difensore di Alberto Comi, ha già annunciato battaglia in aula nell’udienza del prossimo 31 maggio.