Caso Gilardi, 'Le Iene' ed ex badante alla sbarra

Il processo per diffamazione è stato aggiornato. A fare scattare l’indagine l’amministratrice di sostegno

Una delle tante manifestazioni a Lecco sul caso del pofessor Carlo Gilardi

Una delle tante manifestazioni a Lecco sul caso del pofessor Carlo Gilardi

Lecco - Non ci sono le condizioni di serenità per celebrare il processo per diffamazione aggravata in questo tribunale. Con questa motivazione i legali dei tre imputati - Brahim El Mazoury, ex badante di Carlo Gilardi, Giovanna Nina Palmieri, inviata de 'Le Iene' e Carlotta Bizzarri, autrice della trasmissione – hanno avanzato al giudice, Gianluca Piantadosi, l’istanza di remissione degli atti per legittimo sospetto alla Cassazione.

Secondo i difensori dei 3 imputati, l’avvocato Nicolas Pistollato sostituito ieri dall’avvocato Andrea Artusi per El Mazoury, i legali Stefano Toniolo e Federico Giusti, rispettivamente per Palmieri e Bizzarri, il processo se venisse celebrato a Lecco potrebbe essere turbato dal clima venutosi a creare sulla vicenda di Gilardi. Intanto ieri la parte lesa – Elena Barra, legale e amministratore di sostegno – assistita dalla collega Elena Ammannato, si è costituita parte civile.

Undici gli episodi di diffamazione con servizi tv contestati agli imputati che hanno chiesto che il processo sia ripreso. La Procura si è opposta, perché non ha necessità di altra ribalta mediatica e pure la parte lesa si è opposta. Il giudice ha dato parere favorevole, però i testi dovranno dare il consenso alle riprese televisive. Il giudice ha fissato la prossima udienza al 30 settembre, entro quella data dovrebbe essere presa una decisione dalla Suprema Corte sull’istanza. L’alternativa a Lecco è Brescia.