Margno, padre uccide i figli: la verità dall'autopsia. Mercoledì veglia di preghiera

Elena e Diego potrebbero essere stati sedati e poi soffocati. L'uomo si è poi tolto la vita. Analisi sulla lunga mail inviata poco prima del folle gesto

Elena e Diego, i due gemelli uccisi

Elena e Diego, i due gemelli uccisi

Margno (Lecco), 30 giugno 2020 - La Procura di Lecco sta ricostruendo il contesto nel quale si è consumato il duplice omicidio di Margno e sta analizzando la lunga email che nella notte tra venerdì e sabato Mario Bressi ha indirizzato alla moglie. Poi ha raggiunto il ponte della Vittoria e si è tolto la vita. "È una tragedia familiare – osserva il Procuratore di Lecco, Antonio Chiappani - e in questa fase stiamo analizzando i messaggi whatsapp e l’ultima lunga email". Il contesto non è facile anche da parte degli inquirenti, visto che la famiglia abitava nel Milanese e a Margno era in vacanza. Mario Bressi non accettava l’idea della separazione: durante l’emergenza sanitaria viveva da "separato in casa" dormendo sul divano.

Oggi l’anatomopatologo Paolo Tricomi eseguirà l’autopsia sui corpi dei due bambini e del padre per fare chiarezza sulle date del decesso. Saranno effettuati anche i test tossicologici. Dalla prima visita esterna sui corpi dei gemelli è emerso che Diego sarebbe stato soffocato con un cuscino, mentre ci sono dei segni sul collo di Elena, quindi potrebbe essere stata strangolata e questo fa pensare che si sarebbe svegliata. La Procura di Lecco darà sessanta giorni di tempo all’anatomopatologo per la consegna della relazione finale. 

Intanto, il parroco don Bruno Maggioni vuole ricordare i due gemellini e soprattutto la loro mamma, che ora è rimasta sola. "Dobbiamo sostenerla con la nostra preghiera e con la speranza che Elena e Diego come due angioletti realizzino possano, lassù, realizzare i propri sogni", esorta il sacerdote con la voce rotta dalla commozione e dal pianto trattenuto a stento. Domani sera nel piccolo paese montano di 400 anime che d’estate triplicano si svolgeranno una veglia e una messa funebri nella chiesetta di Santa Caterina da Alessandria in mezzo ai boschi del paese, in memoria delle due vittime innocenti che da quel posto sono passati tante volte in gita con i nonni.