Galbiate, i volontari del Wwf ripristinano lo stagno di Prà Pozzetto

L'iniziativa fa parte della campagna ''One million ponds''

Lo stagno del Barro

Lo stagno del Barro

Galbiate (Lecco), 16 marzo 2018 - Nell’ambito della campagna “One million ponds” i volontari del Wwf di Lecco invitano i cittadini a collaborare a un intervento di manutenzione naturalistica sugli stagni del Barro. Le zone umide infatti sono “sorvegliate speciali” a causa dell'effetto clima che le sta prosciugando, una pressione che si aggiunge al consumo del suolo, all'inquinamento e alla caccia. Sono così gli ecosistemi più a rischio del pianeta: in Europa ne sono scomparsi il 90% solo nell’ultimo secolo. Dei circa 3 milioni di ettari originari, all’inizio del ventesimo secolo ne restavano meno della metà, 1.300.000 ettari. In Italia il colpo finale è stato dato tra l’800 e il 900. Per arrestare il ritmo di questa perdita e far conoscere l'enorme valore delle zone umide gli ambientalisti del Wwf hanno lanciato la campagna “One million ponds” che punta a ricostruire quel sistema linfatico prezioso fatto di laghi, stagni, pozze, fontanili, torbiere e acquitrini, una gamma variegata di habitat tra terra e acqua.

A Lecco domani, sabato, gli attivisti del Wwf saranno impegnati in una attività di ripristino ambientale di uno degli ambienti umidi più importanti del Parco regionale del Monte Barro. Tramite tecniche poco invasive è previsto un intervento di piccola manutenzione naturalistica della funzionalità ecologica dello stagno di Prà Pozzetto, attualmente invaso da detriti e a rischio interramento a causa dell’espansione di alcune macrofite semi-acquatiche. L’attività sarà anche l’occasione per conoscere alcuni dei più caratteristici abitanti degli stagni, come larve di salamandra, larve di libellula, molluschi, insetti acquatici… e discutere dell’importanza di non diffondere organismi alloctoni negli ambienti umidi. Alla giornata, che si svolge sotto il coordinamento scientifico di Raoul Manenti , ricercatore universitario e consigliere del Wwf di Lecco, possono affiancarsi volontari maggiorenni che si possono ritrovare alle 9 presso il parcheggio del "Cappello dell'Alpino" a Galbiate, dotati di stivali, guanti da lavoro, ma anche secchi, vaschette, rastrelli e forconi, oltre a bevande, qualcosa da mangiare e tanta buona volontà.