Galbiate, il vaccino antiCovid a 109 anni: la felicità di Carolina

Ospite in una Rsa, qualche giorno fa aveva confidato che non vedeva l’ora di fare l’iniezione. Aveva già conosciuto il dramma della Spagnola

Nonna Carolina è nata a Torino il 23 gennaio del 1912

Nonna Carolina è nata a Torino il 23 gennaio del 1912

Galbiate (Lecco), 26 gennaio 2021 -  Ne ha viste tante nella sua vita nonna Carolina Cagnani, la donna più anziana della provincia di Lecco e la settima in Lombardia grazie ai 109 anni compiuti sabato, ci mancava solo il Covid, che è la seconda pandemia in cui si è imbattuta dopo la Spagnola, alla fine della Prima guerra mondiale. Insieme alla torta la nonnina di tutti i lecchesi, nata a Torino, ha ricevuto anche il vaccino del Covid che ha fatto insieme agli altri 157 ospiti di Villa Serena di Galbiate, dove risiede da alcuni anni.

"Qualche giorno fa ci ha confidato che non vedeva l’ora di vaccinarsi per poter riabbracciare la figlia Paola – spiegano nella Rsa – Sono stati mesi molto lunghi e difficili anche per lei che per fortuna non si è ammalata di Covid. Vivere isolati senza poter vedere i propri figli e nipoti è pesato tanto ai nostri ospiti, ai più anziani come nonna Carolina ha ricordato i tempi della guerra, con la differenza che almeno allora le famiglie erano unite nell’affrontare le difficoltà. Per fortuna grazie alla tecnologia e in particolare le videochiamate abbiamo cercato di farsi sentire un po’ meno soli e la cosa è piaciuta a tal punto che adesso non riescono a farne a meno".

Nata a Torino il 23 gennaio del 1912 nonna Carolina nel 1930, appena diciottenne, iniziò a insegnare alle scuole elementari. "Mi rimangono impresse nella memoria le giornate della mia giovinezza in mezzo alla natura con un grosso cane grigio, Zor, che avevamo in giardino nella casa dove abitavo. A diciotto anni andai a lavorare per mantenere mia mamma che si era ammalata. Finii a insegnare nel paesino di montagna sperduto in una frazione piemontese chiamata Bose dove non c’era corrente elettrica, acqua corrente e non neppure il medico e il prete. La gente di li era tutta analfabeta e la classe era di alunni di diverse età nell’ignoranza più assoluta e privi di regole igieniche. Come maestra ero diventata il sostegno di tutti e tutti si rivolgevano a me per ogni inconveniente anche di salute e chiedevano consiglio". Nonna Carolina non si è mai arresa e dopo essersi laureata è finita a insegnare alle Medie dove ha conosciuto il futuro marito, sposato dopo il suo rientro dalla campagna di Russia. L’ultima avventura si chiama Covid, anche quello archiviato con successo.