Galbiate, massacrato di botte dalla moglie per questioni di soldi

Il cinquantenne è finito all’ospedale

Carabinieri e soccorritori

Carabinieri e soccorritori

Galbiate (Lecco), 18 maggio 2018 - Questa volta a soccombere è stato l’uomo. L’altra sera a Galbiate una cinquantenne e ha picchiato il marito di cinque anni e parecchi chili e centimetri più grande di lei, mandandolo dritto all’ospedale. Per placare gli animi e evitare conseguenze peggiori sono dovuti intervenire anche i carabinieri, oltre ai sanitari del 118 con i volontari della Croce rossa italiana che hanno prestato le prime cure al 55enne e lo hanno poi trasferito in ambulanza all’Alessandro Manzoni di Lecco.

Moglie e consorte avrebbero litigato per questioni di soldi e di bilancio domestico. Una lite molto violenta. Una parola tira l’altra e quella poteva essere una quasi normale discussione in famiglia, tra l’altro non la prima, è drasticamente degenerata, con insulti, minacce e infine le mani. Ad avere la peggio è stato lo sposo, colpito con una granaiuola di sberle in faccia e pugni. Lui sulla compagna non ha mosso un dito, non si sa quanto per rispetto e galanteria verso di lei, piuttosto che per astuzia in modo da addossare poi a lei tutta la responsabilità dell’accaduto. Il parapiglia con annessi urla e strepiti in stile sceneggiata alla Mario Merola, si è consumato non solo tra le mura di casa, ma anche in strada, in centro paese. Il caos stato notato da diversi residenti che si sono preoccupati. Le botte sono continuate sotto lo sguardo dei vicini e dei residenti della zona, qualcuno dei quali, temendo che la situazione tra i due trascendesse ulteriormente, ha allertato gli operatori del 112 per strappare il marito dalle grinfie della moglie.

Oltre ai carabinieri sul posto sono poi accorsi pure i paramedici. Militari e paramedici hanno impiegato quasi un’ora per riportare un poco di calma e riuscire a caricare l’uomo ferito sulla lettiga e accompagnarlo a sirene spiegate al nosocomio del capoluogo dove è stato ricoverato in osservazione per «policontusioni e ferite lacerocontuse». La donna adesso rischia grosso e potrebbe essere denunciata d’ufficio per lesioni personali aggravate dopo l’aggressione al marito.