Galbiate, sul Barro crescono palme esotiche: "Ambiente e salute sono a rischio"

L’ex presidente del parco Bonifacio: "Vanno estirpate per non contaminare la natura"

Federico Bonifacio, ex presidente del Parco, a destra, con alcune guardie dell’oasi verde

Federico Bonifacio, ex presidente del Parco, a destra, con alcune guardie dell’oasi verde

Galbiate (Lecco) - Palme esotiche, non su qualche sperduto atollo o in mezzo all’oceano Indiano o al Pacifico, né in riva a bianche spiagge caraibiche, ma sulla montagna vista lago di Como. Le palme crescono infatti anche sul Monte Barro, in mezzo a prati di margherite gialle e arbusti dai fiori viola, tra i boschi di castagni e querce. Si tratta di solo una delle tante specie vegetali aliene che già infestano le pendici del Barro e che rischiano di colonizzare completamente il territorio, soppiantando le piante del posto, nel cuore dell’area protetta del Parco regionale del Monte Barro. Non costituiscono solo un pericolo per la natura e la biodiversità locale, rappresentano pure un rischio per l’economia del territorio e in alcuni casi per la salute. Per impedire che la loro presenza si diffonda ulteriormente occorre individuarle ed estirparle, proprio come successo l’anno scorso con una foresta di querce rosse, piantate dagli imprenditori di legname per trasformarle in assi per mobili e bancali o in carta salvo poi contaminare l’ambiente circostante.

Per riuscirci occorre però l’aiuto di cittadini ed escursionisti che frequentano il Parco. Per questo i rappresentanti del parco e del Centro Flora Autoctona con i ricercatori del dipartimento di Scienze dell’ambiente e della terra dell’Università degli Studi di Milano Bicocca hanno messo a punto un progetto basato sulla conoscenza e la consapevolezza del problema da parte dei cittadini e sulla loro partecipazione attiva tramite l’app Biodiversità Lombardia, attraverso cui segnalare posizione e tipo di specie “aliene“.

"I dati raccolti sulle piante aliene, una volta validati da esperti, arricchiranno il database del Parco, fornendo informazioni preziose che saranno utilizzate per finalità scientifiche e gestionali", spiega l’ex presidente e consigliere del Parco Federico Bonifacio. Per addestrare i “botanici amatoriali“ è già in programma un incontro sia in presenza sia in “dad“ per insegnare a riconoscere le specie aliene giovedì prossimo alle 20.45 a cui partecipa pure la la presidente Paola Golfari.