Poliziotto morto in inseguimento, moldavo interrogato: non ricorda nulla

I colleghi di Francesco Pischedda, deceduto in servizio, speravano che potesse aiutarli a ricostruire i drammatici momenti e magari anche a identificare i due complici

Francesco Pischedda morto a 29 anni

Francesco Pischedda morto a 29 anni

Lecco, 5 marzo 2017 - Ha riaperto gli occhi e riacquistato conoscenza Florea Veaceslav, il moldavo di 25 anni, il cui inseguimento è costato la vita all’agente scelto della Polizia stradale di Bellano Francesco Pischedda, morto a 29 anni non ancora compiuti dopo essere precipitato da un cavalcavia della Statale 36 a Colico. Il cittadino straniero, su cui pendeva un mandato di cattura internazionale, non ricorda però assolutamente niente di niente di quella sera di giovedì 2 febbraio.  

I colleghi del poliziotto deceduto in servizio speravano che potesse aiutarli a ricostruire i drammatici momenti e magari anche a identificare i due complici che invece sono riusciti a dileguarsi nel nulla. In realtà però non ci credevano molto neppure loro, i sanitari che stanno assistendo il 25enne e che gli hanno salvato la vita dopo averlo sottoposto a due delicati interventi chirurgici, avevano avvisato che probabilmente al risveglio dal coma avrebbe ricordato poco o nulla a causa del forte shock e delle gravi lesioni riportare. Il giovane è stato interrogato nei giorni scorsi con l’aiuto di un interprete nel letto della Rianimazione dell’ospedale Alessandro Manzoni dove è ancora ricoverato. Nonostante stia meglio le sue condizioni permangono abbastanza critiche e potrebbero subire ulteriori tracolli. Al momento è impossibile stabilire se realmente abbia perso la memoria a breve termine oppure se finga per non assumersi le proprie responsabilità. Contestualmente all’interrogatorio, gli è stato notificato il mandato di cattura europeo emesso dai giudici austriaci nel 2014 per furti, rapine e altri reati contro il patrimonio. In Italia al momento su di lui pende solo una denuncia per ricettazione e resistenza a pubblico ufficiale. Una volta che verrà dimesso dall’ospedale di Lecco dove è ricoverato, probabilmente dovrà essere estradato in Austria.