Frana sulla Super 36, strada chiusa per giorni: sulla Provinciale è caos

Il maltempo non favorisce il lavoro dei tecnici. Si spera di riaprire in tempo per il controesodo dell'1 maggio

STOP Il vertice di maxi emergenza convocato in Prefettura per provare a fronteggiare il disastro della serrata totale della Superstrada 36 In alto a destra, la situazione sulla Sp 72 con un camion che ha abbattuto un balcone

STOP Il vertice di maxi emergenza convocato in Prefettura per provare a fronteggiare il disastro della serrata totale della Superstrada 36 In alto a destra, la situazione sulla Sp 72 con un camion che ha abbattuto un balcone

Lecco, 27 aprile 2019 - La superstrada almeno per ora resta completamente chiusa. Salvo imprevisti e condizioni meteo permettendo, le operazioni di messa in sicurezza del versante della frana che si è abbattuta sulla Statale all’altezza di Lierna e di disgaggio dei detriti ancora pericolanti potrebbero cominciare solo quest’oggi. Ieri la pioggia battente ha impedito ai tecnici specializzati di iniziare a lavorare.

Quando sarà possibile, in una prima fase, verrà riattivato il passaggio sulla carreggiata sud quella a lago, più lontana da pendio sovrastante, poi, solo successivamente, anche su quella nord verso Sondrio. L’obiettivo è di riuscire magari a ripristinare la circolazione in direzione di Lecco per il controesodo dell’1 maggio. «A causa del perdurare ieri di un forte maltempo che ha impedito ai tecnici specializzati di raggiungere in sicurezza la nicchia di distacco, è stato programmato per la prima mattina di oggi un’ulteriore verifica che sarà effettuata dai rocciatori e dai geologi, propedeutica all’avvio delle operazioni di messa in sicurezza – spiegano da Anas -. Le attività saranno svolte compatibilmente con un netto miglioramento delle condizioni meteorologiche. La riapertura al transito della sola carreggiata sud potrà avvenire solo una volta ultimati gli interventi più urgenti e prioritari e sarà attuata solo nel caso in cui sarà accertato che non vi sia alcun rischio. Il permanere della chiusura della carreggiata nord potrà invece consentire l’ultimazione delle attività di messa in sicurezza della pendice anche tramite il riposizionamento delle reti paramassi danneggiate dal movimento franoso». Il punto da cui si sono staccati i grossi massi, visibile pure ad occhio nudo da valle, è stato individuato a circa 200 metri di altezza. Alcune placche risultano ancora instabili e devono essere o rimosse o consolidate.

Sono state riscontrare pure alcune fenditure nella parete e nelle volta della galleria Scoglio. Le crepe sarebbero tuttavia superficiali, dovuti ai macigni che sono piombati anche sulla tettoia del tunnel artificiale, realizzata proprio per proteggere gli automobilisti e i camionisti di passaggio in caso di smottamenti e che quindi ha assolto al compito per la quale è stata progettata. In attesa della riapertura quanto meno parziale della 36, l’unica alternativa rimane la Sp 72 nel tratto di Abbadia Lariana e Bellano, ma la situazione è al collasso sulla Provinciale, dove tra l’altro a Fiumelatte di Varenna e alle Tre Madonne di Bellano è istituito il senso unico alternato per due cantieri. Alcuni incidenti, come ad esempio l’abbattimento di un balcone da parte di un autotrasportatore e un cappottamento nell’attraversamento di Lecco, hanno ulteriormente complicato le cose e oggi si teme la replica. Per alleggerire il traffico sulla rivierasca gli autisti dei mezzi pesanti sono stati dirottati sull’altra sponda del lago sulla Regina in provincia di Como.