Fonti prosciugate: "Evitare gli sprechi"

I sindaci della Valsassina invitano i turisti a contenere il consumo idrico

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Le falde si stanno abbassando e l’acqua sta per finire. In alcuni paesi potrebbe scattare presto il razionamento e l’obbligo di chiudere i rubinetti. Potrebbe succede ad esempio a Ballabio. "Si avvisa che, stante il perdurare della crisi idrica aggravata da elevate temperatura, la gestione del sistema acquedottistico a servizio del Comune di Ballabio risulta sempre più critica e difficoltosa – avvisa il sindaco Giovanni Bruno Bussola -. L’analisi dei dati evidenzia una progressiva riduzione delle portate delle diverse fonti di alimentazione, come pozzi e sorgenti, i cui volumi non risultano più sufficienti a coprire gli elevati consumi da parte delle utenze servite". Oltre alla mancanza di pioggia e alla colonnina del termometro che resta alta, la situazione è infatti ulteriormente peggiorata dall’aumento della richiesta d’acqua per la presenza di turisti e villeggianti sulle montagne della Valsassina e sul lago di Como. Nei posti più rinomati e affollati, gli abitanti sono anche più che raddoppiati. Pure a Lierna c’è il rischio di restare a secco.

"Le condizioni climatiche a cui è stato sottoposto il territorio della provincia di Lecco negli ultimi mesi e l’aumento dei consumi dovuto al caldo stanno causando un progressivo e costante abbassamento delle falde acquifere e dei livelli del lago, nonché la riduzione della portata di molte sorgenti e pozzi – spiegano da Lario Reti Holding, la Spa per la gestione del servizio idrico integrato -. Invitiamo a non sprecare la risorsa idrica, evitando l’uso dell’acqua per scopi diversi da quelli igienico e sanitari e a monitorare l’emissione di eventuali ordinanze di limitazione e riduzione dei consumi". Le ordinanze per evitare sprechi di acqua potabile e il risparmio idrico a cui sono tutti chiamati, potrebbe tuttavia non bastare.

Daniele De Salvo