Fondazione Monastero, sindaco a caccia di sponsor privati

Calano i contributi dei partner pubblici: i conti in rosso fanno sempre più paura

Il sindaco di Calolziocorte Marco Ghezzi (Cardini)

Il sindaco di Calolziocorte Marco Ghezzi (Cardini)

Continuano le “manovre rianimatorie”. C’è da salvare la Fondazione Monastero di Santa Maria del Lavello, situata in riva all’Adda. Il sindaco Marco Ghezzi ha intenzione di continuare a spendersi in questo senso, allargando la platea dei sostenitori anche a partner privati. Del resto è impossibile continuare solo con sponsor pubblici, come la Fondazione Bernareggi (Curia di Bergamo) e la Comunità Montana Valle San Martino che già, avendo ridotto il loro contributo, come rimarcato dal primo cittadino in consiglio comunale, hanno fatto franare, da tempo, le basi del bilancio del Lavello. Se si aggiunge l’impossibilità di Provincia e Comune, soci fondatori, di erogare come un tempo liquidità in forma diretta (-55.000 euro), il mancato ottenimento di contributi dalla Fondazione Cariplo, e le problematiche insorte con la scuola alberghiera di Casargo, il quadro del disastro finanziario diventa evidente. Con il rosso reso ancor più rosso dalla mazzata del Covid, che ha fatto saltare gli eventi programmati dal Comune che, affittando spazi interni al Monastero, indirettamente supportava la Fondazione, alle prese tra l’altro anche con un grosso problema legato all’impianto di riscaldamento, con una caldaia out e costi astronomici di funzionamento (tra i 20 e i 30.000 euro). "Ho insistito molto per salvare la Fondazione e la Regione (altro socio fondatore ) ci ha dato un’ultima chance", ha detto Ghezzi, annunciando che nei prossimi mesi si insedierà un nuovo presidente viste le dimissioni di Daniele Maggi (nominato dalla Provincia).

V.D.