Lecco, figlio e nuora del boss a processo per furti

A inguaiare il 50enne Emiliano le immagini delle telecamere, dubbi su chi era alla guida

Il tribunale di Lecco

Il tribunale di Lecco

Oggiono, 16 settembre 2021 - Il figlio e la nuora del capo dei capi della ‘ndrangheta lecchese alla sbarra per un paio di furti messi a segno in negozi di Oggiono. A processo sono finiti Emiliano Trovato, 50 anni, e sua moglie Simona Poerio di 43, entrambi residenti a Lecco, rispettivamente figlio e nuora di Franco Coco Trovato, il boss della mala lombarda tra gli anni ‘80 e ‘90, che all’età di 74 anni sta scontando un pluriergastolo al 41 bis dopo essere stato arrestato nel 1992. Pure il rampollo del padrino era stato condannato in via definitiva ad una dozzina d’anni di reclusione per reati e associazione di stampo mafioso. Questa volta però non è finito in tribunale per traffico di droga, né per armi, ma appunto per colpi in un paio di esercizi commerciali che avrebbero fruttato pochi spiccicoli a cui avrebbe partecipato nell’aprile del 2019, facendo da palo e da autista insieme alla consorte.

A inguaiarlo ci sono le immagini catturate dalle telecamere del sistema di videosorveglianza comunale di Oggiono che hanno immortalato un ladro, che per quei furti è già stata condannato e che investigatori e inquirenti ritengono suo complice, mentre scende dalla Golf che lui stesso ha dichiarato che guida sempre solo lui. Nel filmato si vede, inoltre, il ladro scendere dalla parte posteriore dell’abitacolo, come se il sedile del passeggero accanto al guidatore fosse occupato da qualcuno, che secondo carabinieri e pm non sarebbe altri che la moglie. I video tuttavia non rivelano in alcun modo né chi fosse alla guida della macchina, né chi gli sedesse accanto. Per questo l’avvocato di fiducia di marito e moglie, Marcello Perillo, conta di ottenere che i suoi due assistiti vengano scagionati.