Feste estive a rischio: dopo Nameless tocca alla Sagra delle Sagre

Si va verso la rivoluzione del programma di eventi in Valsassina

La mostra-mercato Sagra delle Sagre

La mostra-mercato Sagra delle Sagre

Barzio (Lecco), 15 luglio 2019 – Per qualcuno è un cambio di passo, per altri è solo un passo indietro. Di sicuro l’estate 2019 rischia di diventare memorabile in Valsassina, perché in un colpo solo si rischia di mettere in discussione due feste simbolo come la “Sagra delle Sagre”, giunta alla sua 54a edizione e il festival “Nameless” che malgrado una vita molto più breve, appena sette edizioni, cinque delle quali nelle valli sopra Lecco, ha deciso di spostarsi altrove.

Per la Sagra delle Sagre la partita è ancora tutta da giocare, ma la decisione della Comunità Montana di disdire il contratto con la Ceresa srl che aveva organizzato l’evento negli ultimi sei anni lascia pensare a un cambio radicale di passo. Tema del contendere il prezzo d’affitto di Pratobuscante, il cui utilizzo è stato concesso dietro un canone di 16mila euro l’anno ritenuto non congruo in base a un parere tecnico acquisito dalla Comunità Montana della Valsassina. «Abbiamo proposto alla Ceresa Srl una breve proroga tecnica del contratto fino a fine anno, ma non vi è stato riscontro alla nostra richiesta – sottolinea il presidente Carlo Signorelli – Per questo si è reso necessario rivedere le condizioni contrattuali per la gestione dell’area attraverso un nuovo bando». Così, quella in programma tra il 10 e il 18 agosto, rischia di essere l’ultima Sagra delle Sagre vecchia maniera, secondo la formula ormai consolidata che abbina agli eventi la mostra-mercato degli espositori locali.

Non nasconde il suo malcontento il direttore della manifestazione, Riccardo Benedetti, che oltre a essere valsassinese doc è anche consigliere comunale a Introbio. «A furia di ragionare in termini di prezzo del prato il festival Nameless che portava ogni anno 50mila ragazzi in valle con un indotto di oltre 3 milioni di euro se n’è andato – sottolinea –. La Valsassina va avanti in stile gambero e alla fine è vero il detto che chi troppo vuole nulla stringe, ma la nostra gente non si merita tutto questo». In effetti la perdita del festival di electro dance music che negli anni si è aperto anche a hip-hop, trap, pop e house rischia di costare caro in termini di indotto a tutta la valle, in questi anni tornata a essere una meta del turismo giovane, anche sulla scia del Nameless che attirava ragazzi da tutta Europa. La nuova sede è già stata trovata nell’area della Poncia ad Annone Brianza a due passi dal lago, dove gli organizzatori a parità di canone d’affitto dell’area potranno contare su uno spazio molto più grande.