Faida trapper, scovate armi e droga: erano nascoste in un box di Lecco

Gli agenti della Mobile hanno arrestato cinque giovani. Gestiovano un giro di spaccio da 130mila euro in pochi mesi

Le pistole sequestrate

Le pistole sequestrate

Lecco, 4 agosto 2022 – Droga e armi a ritmo di rap. Gli agenti della Mobile di Lecco hanno arrestato cinque giovani per spaccio e pistole. Fanno parte della crew di Mohamed Lamine Saida, in arte Simba La Rue, il cantante italo-tunisino di 23 anni che a metà giugno è stato accoltellato nella Bergamasca dopo aver innescato una faida tra bande per aver sequestrato e pestato a sangue il suo rivale padovano di 19 anni Amine Amagour, alias Baby Touché. In manette, tra carcere, domiciliari e divieto di dimora, sono finiti Fabio Gapea di 25 anni e Alex Momo di 24, entrambi di Lecco, Joseph Eze, nigeriano di 30 anni che abita a Bernareggio, Ebrima Sajaw, gambiano di 24 anni di Lecco e David Gapea, 21 anni, il fratello più piccolo di Fabio.

I cinque avrebbero gestito un giro da 4mila dosi e 130mila euro di droga in pochi mesi, tra 2.300 dosi di cocaina, 1.300 di hashish e un centinaio di marijuana. I poliziotti della sezione Antidroga dell'ispettore Guido Rados sono riusciti a individuare dove la stoccavano: un garage di un complesso condominiale di viale Filippo Turati, uno delle zone più calde di Lecco. Li hanno trovato mezzo chilo di coca, oltre 3 chili e mezzo di hashish e altrettanti di erba. "Questo modus operandi – spiega il comandante della Mobile Gianluca Gentiluomo - permetteva di ottenere un duplice vantaggio nel caso in cui avessero subito un controllo. Tutte le consegne di droga, avvenendo in posti molto vicini al luogo in cui era depositata la sostanza, consentivano ai sodali di rifornirsi di volta in volta presso il box incriminato in base alle richieste dei clienti in modo da essere eventualmente trovati solo con poco droga in caso appunto di controlli. Non essendo il box direttamente ricollegabile al loro, anche a seguito di un’eventuale perquisizione domiciliare, non si sarebbe trovato nulla di compromettente”.

Ma oltre alla droga c'era di più e di peggio: tre pistole, una delle quali illegali. Non avrebbero mai sparato, ma le armi venivano utilizzate durante spedizioni punitive e regolamenti di conti, tra cui appunto quello tra rapper. "E' stato accertato inoltre – proseguono gli investigatori, coordinati durante le indagini dal procuratore capo della Procura della Repubblica di Lecco, Ezio Domenico Basso - come i suddetti indagati svolgessero anche un servizio di security durante i concerti e le esibizioni di Simba La Rue spesso portando con loro delle armi illegittimamente detenute". "Un'operazione assolutamente significativa", si complimenta il nuovo questore di Lecco Ottavia Aragona. Da Lecco le indagini si sono infatti poi propagate fino a Milano per la faida tra rapper, appunto, con la retata e l'arresto in blocco di 9 giovani scattati a fine luglio.