Faida fra trapper, cinque arresti Spuntano anche armi e droga

Almeno due di loro sarebbero i guardaspalle di Mohamed Lamine Saida, in arte Simba La Rue. Il loro quartier generale era un box a Lecco dove sono stati trovati svariati chili di cocaina e hascisc

Migration

di Daniele De Salvo

In manette i bodyguard del rapper lecchese coinvolto nella faida con il cantante rivale. Spacciavano droga e armi. Gli agenti della Mobile di Lecco hanno arrestato cinque giovani per spaccio e per armi.

Almeno due di loro sarebbero i guardaspalle di Mohamed Lamine Saida, in arte Simba La Rue, il cantante italo-tunisino di 23 anni che a metà giugno è stato accoltellato nella Bergamasca, dopo aver innescato un regolamento di conti per aver sequestrato e picchiato a sangue il suo concorrente padovano di 19 anni Amine Amagour, alias Baby Touché.

I cinque sono Fabio Gapea di 25 anni e Alex Momo di 24 di Lecco, il nigeriano trentenne Joseph Eze di Bernareggio, il gambiano Ebrima Sajaw di 24 anni di Lecco e David Gapea, 21 anni, fratello più piccolo di Fabio: uno è in carcere, tre ai domiciliari e un altro non può mettere piede a Lecco. Con loro ci sono altri dieci indagati a piede libero.

Il loro quartier generale era un garage in una traversa di viale Filippo Turati a Lecco, dove i poliziotti hanno trovato oltre mezzo chilo di coca, 3,7 chili di hashish e altri 3,4 chili di cocaina, con cui hanno inondato i paraggi di almeno 4mila dosi al dettagli, per un giro di affari sporchi di almeno 130mila euro.

Nel box oltre alla droga c’era pure 3 pistole 7.65, una Walther con la matricola abrasa, una con tanto di caricatore con cinque cartucce e una Beretta con due proiettili. Non avrebbero mai fatto fuoco, ma sarebbero state utilizzate per spaventare e minacciare.

Gli investigatori della sezione Antidroga dell’ispettore Andrea Rados, coordinati dal procuratore della Repubblica di Lecco Ezio Domenico Basso, sono stati dietro ai cinque per tre mesi, con pedinamenti, appostamenti, piazzando telecamere e con intercettazioni.

"Durante l’attività investigativa, è emersa una stretta vicinanza degli indagati con il mondo dei rapper e delle gang giovanili coinvolti nella nota faida tra Simba la Rue e Baby Touché – spiega il commissario capo Gianluca Gentiluomo, comandante della Mobile -. In particolare, due di loro, parteggiando per Simba la Rue, hanno preso parte nel Milanese a vere e proprie spedizioni punitive nei confronti di soggetti vicini alla gang rivale di Baby Touché. Inoltre svolgevano un un servizio di security durante i concerti e le esibizioni di Simba la Rue spesso portando con loro delle armi". "Un’operazione di assoluto rilievo", sottolinea il nuovo questore Ottavio Aragona. È proprio grazie alla indagini svolte a Lecco infatti che sono scattate anche quelle sulla faida tra rapper. Apprezzamento è stato espresso anche dal prefetto di Lecco Sergio Pomponio.